Si lancia con il deltaplano sui Sibillini, precipita e muore. La vittima è un marchigiano di 60 anni. Forse tradito da un colpo di vento/Video

Il recupero del deltaplanista
Il recupero del deltaplanista
di Mario Paci
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Domenica 27 Giugno 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 03:47

ASCOLI - Una folata di vento, il parapendio che perde quota e si schianta. Così la gita fuoriporta che si trasforma in tragedia. È accaduto ieri pomeriggio, alle 18, a Castelluccio di Norcia, la vittima dell'incidente è Gianni Cacciatori, un geometra di zona della provincia di Ascoli.

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Il sessantenne di Ascoli Piceno è morto in seguito allo schianto con il parapendio.

L’allarme, sotto il Monte Vettore, è scattato nel tardo pomeriggio e sul posto, nel giro di poco tempo, sono arrivati dal presidio di Castelluccio gli operatori del Sasu e dal distaccamento di Norcia i vigili del fuoco. 


L’eliambulanza
Vista la zona impervia in cui si è registrata la tragica caduta, è stata attivata anche l’eliambulanza, con medico rianimatore a bordo. Purtroppo, però, tutti i tentativi di rianimare il sessantennesi sono rivelati vani. Troppo forte, secondo le prime ipotesi, l’impatto col suolo, che potrebbe averlo ucciso sul colpo. Sulla tragedia la procura di Spoleto ha aperto un fascicolo e, dopo una prima ricognizione medico-legale, il magistrato deciderà oggi se disporre o meno l’autopsia. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Norcia, guidati dal capitano Pasqualino Trotta. Grande dolore per le persone che erano insieme al sessantenne e che nel giro di poco tempo hanno realizzato la tragedia che si era appena consumata.


Il soccorso
Poco dopo le 18 di ieri la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria di presidio è intervenuta a Castelluccio di Norcia per un incidente occorso ad un parapendista. I tecnici del SASU e un medico sono immediatamente giunti sul posto e al deltaplanista sono state praticate le tecniche di rianimazione senza purtroppo esito positivo. Dopo avere avuto l’autorizzazione allo spostamento della salma - presenti i Carabinieri di Norcia coordinati dal luogotenente Sbardellati e le Misericordie - il corpo della vittima è stato trasportato con la speciale barella portantina in dotazione del Sasu, con tecniche alpinistiche, fino al mezzo dei vigili del fuoco appena giunti in loco. Pootersi librare nell’aria con una attrezzatura che sta in uno zaino che pesa meno di 20 chili, raggiungendo magari a piedi la vetta di una montagna per poi spiccare il volo con pochi passi è una sensazione unica. Ma stavolta qualcosa non ha funzionato. 

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