Ascoli, passaggio delle consegne. La Ciip ha preso in carico la gestione del depuratore di Campolungo

La gestione del depuratore passa alla Ciip
La gestione del depuratore passa alla Ciip
di Luigi Miozzi
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Giovedì 16 Giugno 2022, 09:30

ASCOLI - Da questa mattina la gestione del depuratore di Campolungo sarà garantita dalla Ciip. C’è voluta una ordinanza del Tar delle Marche per mettere fine, almeno per il momento, al lungo braccio di ferro tra Ciip e Consind e alla restituzione dell’impianto al centro di una disputa culminata con il ricorso davanti ai giudici della giustizia amministrava. È stato lo stesso tribunale, alla fine dello scorso mese di maggio a dare al Consind venti giorni di tempo per dare, in via cautelare, seguito all’esecutività del decreto con il quale l’Ato lo scorso 24 marzo aveva chiesto all’ex Nucleo industriale la restituizione dei beni, tra i quali le reti idriche e fognarie presenti nell’area industriale di Ascoli e, soprattutto, il depuratore. 

 

Ieri mattina, nella sede di Campolungo c’è stato il passaggio di consegne alla presenza del direttore dell’Ato, l’ingegner Antonino Colapinto. Per ila Ciip erano presenti il direttore Gianni Celani insieme con l’ingegner Claudio Carini mentre il presidente del Consind, Domenico Procaccini, ha lasciato l’incombenza al suo vice, il sindaco di Castignano Fabio Polini, che era accompagnato anch’egli dal direttore generale dell’ente, Giovanni Piccinini. Ma la controversia non è ancora terminata. Bisognerà attendere, infatti, il prossimo 12 ottobre quando il Tar prenderà in esame in ricorso, entrando nel merito, nel corso dell’udienza pubblica al termine della quale verrà emessa la sentenza. Decisione dei giudici che potrebbe poi essere impugnata davantio al consiglio di Stato.

Nel frattempo, però, la Ciip è entrata in possesso dell’impianto e potrà iniziare a garantire la gestione. A tirare un sospiro di solievo sono anche gli ex dipendenti della Picena Depur che, seppur siano stati quasi tutti riassorbiti, stavano vivendo non senza qualche apprensione la situazione che si era venuta a creare. Alla fine di marzo, il Consind si era rifiutato di dare restituire l’impianto poichè, sulla base di pareri legali ottenuti attraverso i propri consulenti, sarebbero stati riscontrati dei vizi formali nell’emissione del decreto da parte dell’Ato tanto da manifestare l’intenzione di impugnare il provvedimento davanti al Tar delle Marche, così come è stato fatto. Inoltre, in quella occasione, il Consind aveva chiesto la concessione di maggior tempo per poter svolgere un sopralluogo all’interno del depuratore e poter così quantificare in maniera puntuale l’entità dei danni. Da quel momento, dopo che la Picena Depur aveva visto scadere la propria convenzione per la gestione dell’impianto, il servizio era stato garantito dal Consind che aveva affidato l’incarico alla Società Sviluppo Tecniche Ambientali di Colonnella che in questo ultimo periodo ha garantito il funzionamento dell’importante infrastruttura che serve circa cinquecento aziende presenti nel circondario. Fino a ieri, quando è avvenuto il passaggio di consegne alla Ciip che, da questa mattina, in qualità di gestore unico del ciclo delle acque, potrà ora garantire anche il servizio di depurazione alle aziende della zona industriale di Ascoli. 

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