Valanga di omissioni ed errori nelle domande per i buoni spesa comunali. In 5 giorni pervenute 300 richieste

L'Arengo ospita la sede del Comune di Ascoli
L'Arengo ospita la sede del Comune di Ascoli
di Luca Marcolini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Febbraio 2021, 05:40

ASCOLI - Con circa 300 domande arrivate a Palazzo Arengo in soli 5 giorni, per il nuovo bando con il “paracadute” finalizzato ad erogare altri buoni spesa alle famiglie, il campanello d’allarme dell’emergenza economica continua a suonare anche sotto le cento torri.

Un’emergenza che ha messo in ginocchio centinaia di famiglie e che richiede ancora uno sforzo importante sul fronte del sostegno diretto a chi si trova in difficoltà ormai da mesi. 

Più tempo
Ed è proprio per evitare di lasciare a piedi ancora una volta tutti coloro che, pur avendone diritto, sono rimasti esclusi – e parliamo di una media di circa 100 famiglie per ogni bando - dall’erogazione di questi buoni alimentari e per beni di prima necessità, stavolta l’amministrazione comunale ha voluto prevedere una sorta di paracadute: 11 giorni di tempo in più, ovvero fino al 5 marzo, rispetto alla scadenza del 22 febbraio, per allegare eventuali documenti mancanti o rettificare la domanda mal compilata e poter essere ammessi tra i beneficiari di questi buoni spesa.

Tutto questo mentre si ipotizza anche una ulteriore misura, - per i prossimi mesi - cui il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni stanno pensando per andare a tamponare il problema sempre più pesante del pagamento degli affitti per la propria abitazione e altre spese (come ad esempio le bollette per le utenze) che tante famiglie, in questi mesi, non sono riuscite a pagare. 


Buoni spesa col “paracadute” 
Anche stavolta, come nei precedenti tre bandi, l’ondata di richieste si è concretizzata nei primi 5 giorni, con oltre 300 richieste già pervenute, tra mail e consegne a mano all’Ufficio protocollo. Una risposta comunque in linea con i bandi precedenti, considerando che a dicembre le domande ammesse erano state circa 500. Ma c’è un aspetto importante che, bando dopo bando, è affiorato e al quale ora si è deciso di trovare una soluzione per far arrivare a destinazione tutti e 3.000 i buoni spesa disponibili (per un valore di 152mila euro): si tratta delle molte richieste non ammesse, nei precedenti avvisi, per errate compilazioni dei moduli o per la mancanza di parte della documentazione.

Nel dettaglio, dal primo bando, la scorsa primavera, erano rimaste escluse 51 famiglie; per il secondo si era arrivati addirittura a 178 domande non ammesse; infine nell‘avviso di dicembre, le richieste respinte erano state poco meno di un centinaio.

Un segnale, secondo quanto poi verificato dagli uffici comunali, di mancata comprensione, in buona fede, da parte di diverse famiglie, su come inserire i parametri nel modulo o per essersi dimenticate di allegare qualche documento. Qualcuno, ad esempio, ha sbagliato il calcolo del reddito non considerando bene la prevista decurtazione del canone di affitto o di un mutuo. Fatto sta che adesso, col nuovo bando l’Arengo ha deciso di concedere ulteriori giorni. Tempo massimo, il 5 marzo. 


Aiuti sugli affitti 
Sul fronte affitti, visto il perdurare dell’emergenza, potrebbe arrivare – dopo l’erogazione entro marzo dei contributi ordinari già previsti per oltre 400mila euro ad oltre 250 famiglie – una ulteriore misura, recuperando somme residue dal fondo comunale per il Covid e dalla raccolta della Protezione civile, per andare ad aiutare i nuclei familiari in forti difficoltà nei pagamenti dei canoni arretrati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA