La curva piange Giorgio stroncato da un malore. Lavorava come autista di scuolabus, era sposato e aveva due figli

Giorgio Marini, storico tifoso dell'Ascoli
Giorgio Marini, storico tifoso dell'Ascoli
di Anna Rita Marini
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Giovedì 18 Febbraio 2021, 01:50

ASCOLI - Aveva l’Ascoli nel cuore, difficile incontrarlo senza la sua sciarpa bianconera o quelle magliette che rappresentavano il suo percorso da tifoso della Curva Sud alla guida del gruppo “Monticelli bianconero”, che lui stesso aveva fondato. L’Ascoli faceva parte della sua vita, sempre presente al Del Duca e in trasferta.

Giorgio Marini, colonna della tifoseria, se ne è andato ieri mattina, per un improvviso malore, lasciando nello sconforto la moglie Enrica e i due figli Greta, che ha scritto un toccante post su facebook, e Matteo. Ma non solo. Lo piange un’intera tifoseria e tutta la città dove era molto conosciuto, sia come tifoso che come uomo, autista di scuolabus. Era tra i mattatori del carnevale. Sempre con il sorriso, sempre pronto a parlare del suo Ascoli, a sostenere i bianconeri con una parola positiva. Il suo motto era «Avanti Picchio».


Il sindaco
«Non dovevi farcelo – ha scritto il sindaco Marco Fioravanti, uno degli ultimi ad aver parlato con lui. - Te ne sei andato all’improvviso lasciandoci tutti attoniti; ci siamo sentiti proprio ieri (martedì sera, ndr), impossibile pensare che quella resterà la nostra ultima chiacchierata. Per me sei sempre stato un grande amico, sarà durissima non poter sorridere e scherzare con te. Ciao Giorgio». 


Gli ultras
Non poteva mancare il saluto degli Ultras 1898 con i quali Giorgio ha condiviso gioie e dolori al seguito del Picchio, dalle gesta di quell’Ascoli targato Rozzi a quello attuale, negli anni le generazioni sono cambiate, ma lui è rimasto sempre li in quei gradoni, con la stessa passione. Il suo desiderio era di poter tornare a tifare dalla Curva Sud una volta ricostruita; non potrà esaudirlo, ma da lassù tiferà per i bianconeri: «La notizia ci ha atterriti – hanno scritto gli Ultras 1898 - se ne è andato un grande tifoso dell’Ascoli, uno di quelli veraci, uno di quelli sempre presenti in tutti gli stadi d’Italia.

Uno di quelli che seguiva il Picchio fin da giovanissimo tramandando la passione di generazione in generazione. Nonostante gli impegni del quotidiano Giorgio non lasciava mai una trasferta partendo con il suo immancabile pulmino alla guida. Poche chiacchiere e tanti chilometri al fianco dell’Ascoli. Ciao Giorgio».

Non poteva mancare il pensiero di Massimo Ubaldi imprenditore ed ex dirigente dell’Ascoli che con Giorgio ha vissuto su quei gradini della Curva Sud momenti magici. Tanti i ricordi: «La notizia che non ci sia più mi rattrista molto, abbiamo vissuto anni molto belli insieme, ci teneva tanto all’Ascoli era sempre presente ovunque la squadra giocasse. Il ricordo di lui è grande, aveva un amore immenso per l’Ascoli, mi sembra di vederlo anche adesso partire per le trasferte con il pulmino che lui stesso organizzava e guidava. Giorgio, una roccia della mitica curva che se ne. Quando si potrà tornare allo stadio la sua mancanza si sentirà eccome perché la sua presenza non passava inosservata, tanto era grande la sua passione per i colori bianconeri. Abbiamo vissuto gli stessi anni in curva, eravamo in gruppi separati, ma uniti per lo stesso obiettivo, tifare l’Ascoli calcio».

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