ACQUASANTA - In Germania è conosciuto come “Luigi, das Original”. E l’originalità è senz’altro la sua caratteristica. Per oltre trent’anni cameriere al Cafè Liebfrauenberg, ritrovo di personaggi dello spettacolo e della cultura a Francoforte, Luigi Orelli, nato a Paggese nel secondo dopoguerra, oggi si dedica alla realizzazione di film. L’ultima fatica farà tappa anche nel Piceno.
«Si chiamerà “Tu non sai chi sei”. Gireremo ad Ascoli, San Benedetto, San Pietro d’Arli e Amatrice. La prima parte sarà invece realizzata in Germania», racconta. Si tratterà di una specie di crime, un thriller con Luigi anche in un ruolo di protagonista, nelle vesti di un imbroglione che vive di espedienti. Prevista una première a Francoforte, il film, con la regia di Patrick Biwer, uscirà poi l’anno prossimo su un circuito di tv locali tedesche.
Ma le vite di Luigi Orelli “l’originale” sono parecchie: da bambino in un collegio di frati francescani a Montottone, muove i primi passi nelle giovanili del calcio con il Montedinove, poi ecco la possibilità di un provino con la Juventus.
La sorte si mette di traverso: frattura al perone in una partita contro l’Offida e occasione perduta.
Ma Luigi Orelli è anche scrittore, autore di un romanzo autobiografico “Das Leben ist ein Cappuccino” (La vita è un cappuccino). Lui ce lo spiega così. «Ciò che dai ti sarà restituito tante volte, mi diceva sempre mia madre Rita. La vita in fondo è come un cappuccino: si può descrivere come prepararlo, ma devi berlo quando è ancora caldo, altrimenti non lo ami».