Ci sono 112 jersey stradali abbandonati da spostare, l’Anas chiede l’aiuto dei Comuni. Ecco i passi necessari per l'operazione

I 112 jersey stradali vanno spostati: l’Anas chiede l’aiuto dei Comuni. Ecco i passi necessari per portare a termine l'operazione
I 112 jersey stradali vanno spostati: l’Anas chiede l’aiuto dei Comuni. Ecco i passi necessari per portare a termine l'operazione
di Luca Marcolini
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Venerdì 26 Novembre 2021, 09:35

ASCOLI  - Non resta da rimuovere, nel cuore del cratere sismico, solo le macerie, testimonianza del tragico terremoto di 5 anni fa. Ci sono, infatti, anche ben 112 barriere stradali, i cosiddetti new jersey, abbandonate e ancora accatastate provvisoriamente in un’area in piena zona dell’entroterra colpito dal terremoto. L'Anas ha deciso di intervenire.

Si tratta, per la precisione, del materiale rimasto inutilizzato e dimenticato dopo il fallimento dell’impresa che si occupava dell’intervento multimilionario di riqualificazione della Salaria, nel tratto Trisungo-Acquasanta. Materiale poi temporaneamente depositato in un piazzale davanti allo stabilimento della Unimer, ad Arquata, per consentire la ripresa dei lavori da parte della nuova ditta aggiudicataria dell’appalto dopo una lunga pausa. 


Adesso, l’Anas di Ancona ha deciso di prendere in mano la situazione – anche su sollecito dell’azienda proprietaria dell’area - e rimuovere definitivamente quel materiale accatastato e inutilizzato, non più di interesse della curatela fallimentare, e di pubblicare un avviso indirizzato alle amministrazioni pubbliche del territorio, dalla Provincia a tutti i Comuni, inclusa anche l’area confinante del Reatino. L’obiettivo è assegnare agli enti e alle imprese richiedenti (che dovranno coprire le spese di carico e trasporto a destinazione) quelle 112 barriere stradali, suddivise in lotti.

Chiudendo definitivamente il discorso degli strascichi di quel fallimento - con un lungo periodo di blocco dei lavori sulla Salaria, ora ripresi - anche a livello tangibile e visibile sul territorio arquatano. 


L’avviso messo a punto dall’Anas per rimuovere quel materiale accatastato che dal punto di vista visivo rappresenta un pugno in un occhio nel piazzale davanti allo stabilimento dell’Unimer, tra Arquata e Accumoli, prevede la presentazione di eventuali manifestazioni di interesse entro e non oltre le ore 12 del 21 gennaio 2022. Dovendosi provvedere allo sgombero delle predette aree finalizzato alla riconsegna all’azienda che ha concesso l’area, la stessa Anas ha deciso di rivolgere l’avviso alle amministrazioni pubbliche (Provincia e Comuni) e alle imprese private sul territorio piceno e quello reatino al confine, per la presa in carico a titolo definitivo dei materiali in questione. L’acquisizione delle barriere potrà avvenire per lotti minimi (almeno 2), costituiti da 56 moduli e l’ente o l’impresa interessati dovranno, come detto, sobbarcarsi le spese di carico e trasporto a destinazione.

Nell’assegnazione dei lotti verrà data priorità alle richieste provenienti dalle amministrazioni pubbliche e solo in via subordinata a imprese private. Con priorità per le richieste del maggior numero di lotti. Qualora pervenissero più richieste per lo stesso numero di lotti, l’assegnazione verrà effettuata sulla base della cronologia della manifestazione di interesse. Dal momento dell’assegnazione, sono previsti tassativamente 30 giorni di tempo per la rimozione del materiale dall’attuale area.

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