ASCOLI - Arriva il via libera, da Palazzo Arengo, a un nuovo aiuto alle famiglie per il pagamento degli affitti in una fase sempre più complicata e piena di criticità sul fronte economico tra l’impennata del costo delle utenze e il parallelo aumento dei prezzi legato all’inflazione. Una risposta, dunque, alle esigenze di quei nuclei familiari con una fascia reddituale medio-bassa che potranno così avere un sostegno economico a rimborso dei canoni di affitto pagati nonostante le difficoltà.
Il tutto si tradurrà nelle prossime ore nella pubblicazione di un apposito avviso comunale, sostenuto con un impegno economico dell’Arengo pari a 80mila euro, a seguito della delibera di giunta proposta dal sindaco Marco Fioravanti e dall’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni che detta indirizzi e parametri per la formazione di due specifiche graduatorie: una per le famiglie con reddito Isee non superiore a 6.085,43 euro e l’altra per quelle con un valore Isee non superiore a 12.170,86 euro. Potranno ricevere contributi coloro che hanno un regolare contratto di locazione con canone mensile non superiore a 700 euro.
La scelta
«Abbiamo voluto replicare questo bonus per gli affitti – spiega il sindaco Fioravanti - perché in questo momento le famiglie sono sotto attacco e stanno soffrendo tanto per l’aumento delle bollette per le utenze e per il rialzo dei prezzi dovuto all’inflazione. Per questo come amministrazione comunale abbiamo voluto mettere in campo anche un ulteriore sostegno di 80mila euro, a fianco allo specifico fondo nazionale e regionale sul fronte degli affitti, per restare vicino a tutti i nuclei familiari che rischiano di trovarsi in difficoltà.
Le domande
Potranno presentare le domande per richiedere i contributi sugli affitti, le famiglie suddivise in due fasce: quelle con valore Isee non superiore a 6.085,43 euro (pari all’assegno sociale Inps) e quelle con valore Isee non superiore a 12.170,86 euro (pari a due assegni sociali Inps). Per la formazione delle graduatorie si terrà conto dei seguenti criteri: presenza nel nucleo familiare di minorenni; presenza nel nucleo di persone disabili con invalidità almeno al 66% o affetti da menomazione di qualsiasi genere in caso di minorenne; famiglia composta esclusivamente da anziani con età superiore a 65 anni. A parità di punteggio, le domande saranno ordinate in base al valore dell’Isee.
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