ASCOLI - L’effetto autovelox si conferma ancora un toccasana per le casse della Provincia ascolana e uno spauracchio per molti automobilisti piceni. A parlare sono le cifre ufficiali, con relative determinazioni, riguardo le somme incassate a seguito delle multe pagate dai cittadini per aver infranto, secondo le contestazioni, il codice della strada lungo l’unica strada del Piceno in cui sono attualmente posizionati rilevatori elettronici di velocità, ovvero il raccordo Ascoli Mare-Porto d’Ascoli (strada provinciale 227).
Basti pensare che alla luce dei dati riportati dall’ente e relativi ai mesi di ottobre e novembre scorsi, la Provincia ha incassato complessivamente dalle multe pagate 136.500 euro (circa 92 mila euro al netto delle spese).
Numeri alla mano, dalle determine della Provincia emerge chiaramente la consistenza dell’impatto dell’autovelox sul fronte delle sanzioni e, quindi, dei relativi incassi per Palazzo San Filippo. Nello scorso mese di ottobre, considerando che il nuovo appalto del servizio è praticamente partito da settembre, gli incassi per le infrazioni del codice della strada sono risultati pari a 62.500 euro, considerando che poi una parte della cifra (circa 39mila euro tra canone, rimborsi spese e corrispettivi) va destinata alla società che gestisce il servizio. Nel mese di ottobre le rilevazioni sono state in totale 1.760. A novembre, invece, l’incasso complessivo derivante dalle multe per l’autovelox è risultato essere di 74mila euro (da cui detrarre poco meno di 22mila euro per tutte le spese che sono collegate all’espletamento del servizio stesso). Le rilevazioni nell’arco del mese di novembre sono state in tutto 978.
Proprio sul fronte della sicurezza stradale e sull’utilizzo di eventuali dispositivi elettronici per la rilevazione delle infrazioni stradali, è emersa nell’ultima riunione in Prefettura dell’Osservatorio per il monitoraggio dell’incidentalità stradale causata dall’eccesso di velocità, una linea ben precisa. Facendo riferimento allo strumento dello “Speed scout”, utilizzato dalla stessa amministrazione provinciale, è stata ribadita la necessità di effettuare una programmazione mensile e di organizzare un coordinamento con tutte le forze dell’ordine per evitare che si verifichino delle sovrapposizioni e, soprattutto, si è rimarcata l’importanza di utilizzare i dispositivi elettronici tenendo conto, sulla base dei dati, del tasso di incidentalità dei tratti stradali interessati