ASCOLI - Il treno milionario del Pnrr passa ora anche per le imprese del Piceno e delle altre aree marchigiane del sisma. Un treno da non perdere, con a bordo una dotazione disponibile di 300 milioni di euro per prendere sottobraccio le attività e aiutarle a bypassare l’ostacolo dell’inflazione e delle molteplici difficoltà economiche che attanagliano il territorio, per imboccare la strada della rinascita reale.
La dotazione
Dieci i bandi messi in cantiere e pubblicati su questo fronte, con sostegni sia trasversali a tutti i settori che mirati a comparti come ad esempio la cultura, il turismo, lo sport, le filiere agroalimentari e l’inclusione sociale.
L’iter
Tutti i bandi prevedono la presentazione delle domande a partire dal prossimo 15 settembre fino al 15 ottobre, ad eccezione di quello relativo ai grandi investimenti delle imprese che sarà aperto dal primo al 30 settembre e quello per le iniziative di partenariato per la valorizzazione del patrimonio pubblico che sarà aperto dal primo al 30 ottobre. Saranno due i soggetti chiamati a gestire i 10 bandi appena pubblicati per l’utilizzo di fondi del Pnrr per un aiuto alle imprese delle aree del sisma: Invitalia (che ne gestirà 7) e Unioncamere (che si occuperà degli altri 3)
L’avviso
Nello specifico, Invitalia si occuperà dell’avviso relativo alle aziende che effettueranno investimenti di grandi dimensioni, di quello per investimenti di media dimensione e relativi al ciclo delle macerie, di quello per gli investimenti innovativi delle aziende, quello per l’avvio, la crescita e il rientro delle piccole e medie imprese nell’area del sisma, quello per il sostegno alla costituzione di associazioni agropastorali e, infine, quello per l’economia circolare e le filiere agroalimentari.
Unioncamere, invece, si occuperà del bando per il sostegno alle attività nei settori cultura, turismo e sport, di quello per il partenariato per la valorizzazione del patrimonio pubblico (che quindi riguarderà anche gli enti) e, infine, di quello per l’inclusione sociale, la cooperazione e il terzo settore. Le tipologie di agevolazione cambiano, ovviamente, in base alla tipologia di bando. Ad esempio, per quello sui grandi investimenti e quello sui medi investimenti si prevedono agevolazioni al 75% (45% a fondo perduto e il resto con mutuo agevolato per 10 anni), per quello sugli investimenti innovativi contributi fino all’80% variabili in base alle dimensioni dell’impresa, contributi fino all’80% per avvio nuove imprese o costituite da meno di 5 anni e diverse altre forme di sostegno.