ASCOLI - Sono oltre cinquemila (per la precisione 5.535) le famiglie picene che percepiscono reddito (o pensioni ) di cittadinanza o reddito di emergenza per arrivare a fine mese. Un dato che resta importante, nonostante dopo le richieste per il rinnovo del reddito di cittadinanza da inviare entro il 31 gennaio scorso, siano risultate circa duemila le famiglie escluse dal sostegno.
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Secondo i nuovi dati aggiornati dell’Osservatorio dell’Inps, nello scorso mese di aprile sono stati 1991 (per un totale di 4.311 persone coinvolte) i nuclei familiari che hanno ricevuto in media 510,61 euro proprio per il reddito di cittadinanza. A cui si aggiungono altre 223 famiglie che hanno percepito le pensioni di cittadinanza per un importo medio di 246,26 euro. Un dato ancora importante che testimonia come anche l’emergenza Covid abbia portato tante altre persone che hanno perso un lavoro o comunque il reddito e hanno dovuto richiedere il sostegno economico.
E’ un dato, quello di redditi e pensioni di cittadinanza erogati attualmente nel Piceno, a cui va affiancato anche lo scenario relativo ad un altro tipo di aiuto economico previsto dal Governo per la fase dell’emergenza, ovvero il reddito di emergenza.
«I dati – commenta Bianchini della Uil - evidenziano ancora lo stato della povertà e del disagio nel nostro territorio anche a causa della crisi pandemica, oltreché per problematiche endogene da tempo presenti nella economia provinciale. Siamo di fronte af orme di assistenzialismo importanti ma che non bastano: occorrono misure per il rilancio dell’economia reale. Il fatto che ancora ci sia una mole di richieste importante di sostegni economici per andare avanti rappresentano sicuramente un campanello d’allarme di cui occorre tenere conto per riflettere».