Ascoli come Cinecittà delle Marche, la giunta vara il regolamento. Due università per un centro di formazione

Il regista Giuseppe Piccioni e l'attore e produttore Riccardo Scamarcio
Il regista Giuseppe Piccioni e l'attore e produttore Riccardo Scamarcio
di Luca Marcolini
4 Minuti di Lettura
Venerdì 19 Febbraio 2021, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 18:20

ASCOLI - Trasformare Ascoli nella Cinecittà delle Marche: questo l’obiettivo su cui ora l’Arengo punta con convinzione, anche sull’onda dell’entusiasmo per l’arrivo in città, da marzo, della troupe del regista Giuseppe Piccioni per il nuovo film con Riccardo Scamarcio.

Adesso il sindaco Marco Fioravanti, insieme all’assessore alla Cultura Donatella Ferretti, crede fortemente nelle possibilità di cavalcare un percorso ambizioso per fare del capoluogo piceno un polo attrattivo importante per il cinema.


Il primo passo
Ieri il primo, concreto, passo avanti: l’approvazione in giunta di uno specifico regolamento per accogliere produzioni cinematografiche e video di livello nazionale e internazionale e poter anche erogare contributi in tal senso, nel rispetto delle normative europee in materia. Un obiettivo importante che, parallelamente, ma a più lungo termine, si intende affiancare con l’attivazione di attività formative a livello universitario che potrebbero concretizzarsi attraverso una scuola di cinema e una di scultura, raccordandosi con le Accademie delle belle arti di Macerata e L’Aquila.


Il set naturale
Dopo la riuscita operazione condotta dal sindaco Fioravanti e dall’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini per portare ad Ascoli il nuovo film del regista Giuseppe Piccioni, con Scamarcio protagonista, adesso l’Arengo ha deciso di passare alla fase successiva: pianificare una strategia per trasformare il capoluogo piceno in una sorta di Cinecittà delle Marche. Ovvero in un punto di riferimento per le produzioni cinematografiche nazionali e internazionali. Un discorso utile anche per potenziare la candidatura a Capitale italiana della cultura per il 2024.

Da qui, ecco la delibera fresca di approvazione in giunta comunale per il varo del nuovo regolamento per ospitare in città film e video di una certa importanza, nata con la motivazione di potenziare il discorso legato al cinema, dopo alcune iniziative già inserite da diversi anni nella programmazione culturale (tra cui Cinesophia, Cinemadamare e Cinema sotto le stelle), per accendere i riflettori sulla città e proiettarla in una dimensione nazionale ed internazionale con possibili risvolti positivi sia per lo sviluppo turistico del territorio che per le attività economiche locali.

Il nuovo tessuto normativo messo a punto su proposta dell’assessore Ferretti, in condivisione col sindaco, va a definire anche tutte le modalità per la valutazione delle eventuali proposte cinematografiche per l’ambientazione ad Ascoli.

L’Arengo, infatti, richiederà obbligatoriamente tutta una serie di informazioni, dal soggetto alla sceneggiatura ai protagonisti, al budget complessivo previsto per la produzione ed altro ancora. In base a questi parametri si deciderà, quindi, se accogliere o meno ogni eventuale proposta. 


I contributi
Dotandosi di questo nuovo regolamento, inoltre, ora la città potrà evitare, come già avvenuto in passato, di perdere occasioni importanti per ospitare set cinematografici di un certo rilievo solo per l’impossibilità dal punto di vista tecnico-normativo di erogare adeguati contributi alle produzioni in linea con le direttive europee. In tal senso, si potranno sostenere: produzione di opere cinematografiche di lungometraggio di particolare qualità artistica e di film difficili con risorse finanziarie modeste; opere cinematografiche di lungometraggio di giovani autori; produzione di documentari e cortometraggi; produzione di opere d’animazione cinematografiche, televisive e web.
La scuola
L’ulteriore obiettivo del sindaco Fioravanti lungo questo percorso per fare di Ascoli la “Cinecittà” delle Marche, è quello della formazione di maestranze nel settore cinema e, quindi, di creare anche nuova occupazione qualificata. «Oltre alla collaborazione con Unicam e la Politecnica delle Marche, con l’arrivo a settembre dei corsi di fisioterapia e di agraria, - spiega il primo cittadino – ho avviato un confronto anche con le realtà universitarie di Macerata e L’Aquila per cercare di portare in città l’Accademia delle belle arti, con una scuola di scultura e una scuola di cinema per creare qui delle maestranze qualificate. Aspetto importante per essere ancor più attrattivi per eventuali set cinematografici. Vogliamo puntare fortemente sul settore cinema sia per valorizzare la città che per prospettive occupazionali».

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