Nuova ciclovia, scatta la volata: proposte tecniche al traguardo. Ecco la situazione aggiornata

Nuova ciclovia, scatta la volata: proposte tecniche al traguardo. Ecco la situazione aggiornata
Nuova ciclovia, scatta la volata: proposte tecniche al traguardo. Ecco la situazione aggiornata
di Luca Marcolini
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Lunedì 23 Agosto 2021, 10:10

ASCOLI  - È il momento di una pedalata importante per avviare concretamente la realizzazione della nuova ciclovia di collegamento tra Ascoli e la costa, oltreché l’entroterra. Domani, saranno, infatti, presentate le offerte degli studi tecnici interessati per poter progettare il tratto ciclopedonale di collegamento tra la zona di via del Commercio (all’altezza del sottopasso) ad Ascoli fino al torrente Lama, ovvero in territorio comunale di Castel di Lama. 


Sulla base delle offerte, quindi, si aggiudicherà l’incarico professionale per definire i progetti definitivo ed esecutivo ed il coordinamento per la sicurezza per quello che viene definito il tratto B1 della nuova ciclovia, per una lunghezza complessiva di 6,4 chilometri e un costo complessivo previsto – e già finanziato con fondi regionali – di circa 1,7 milioni di euro. Si parte, dunque, con l’affidamento di un tratto importante della nuova ciclovia che dovrà collegare, di fatto, il capoluogo piceno alla vallata del Tronto e fino alla costa, ma anche, ad ovest, con l’entroterra. Con l’apertura telematica delle offerte per la progettazione del percorso ciclabile che dovrà collegare Ascoli con il comune di Castel di Lama, si sbloccherà un intervento importante perché di collegamento tra la zona di via del Commercio, in zona industriale-commerciale, all’altezza del sottopasso ferroviario, fino al torrente Lama, per un percorso complessivo, come già detto, di circa 6,4 chilometri. 


Un percorso che andrà a ricongiungersi con la ciclabile prevista all’altezza del torrente Lama e verso Colli (tratto B2). L’intervento in questione –che prevede la realizzazione di opere infrastrutturali in corrispondenza dell’attraversamento del torrente Chifente –si pone come obiettivo primario quello di preservare e tutelare l’ambiente e il territorio con l’utilizzo di modelli di gestione promossi a livello locale e basati su politiche di sviluppo sostenibile. Si tratterà, quindi, di una integrazione delle azioni sulla mobilità ciclabile urbana già prevista nel territorio comunale di Ascoli ampliando i tratti ciclabili esistenti e garantendo un più agile collegamento con i comuni limitrofi in direzione della zona costiera. 


Chi si aggiudicherà la progettazione di questo importante tratto della ciclovia nel Piceno, dovrà innanzitutto ottimizzare i percorsi dal punto di vista logistico e di sicurezza al fine di garantire la massima fruibilità dell’infrastruttura ciclabile.

Al tempo stesso si dovrà prevedere la massima integrazione con l’ambiente circostante andando a valorizzare il più possibile l’aspetto naturalistico e l’integrazione con l’ambiente circostante. Parallelamente si dovrà garantire anche la massima sicurezza delle opere infrastrutturali da realizzare in corrispondenza dell’attraversamento del torrente Chifente anche in relazione ad eventuali interferenze con la viabilità veicolare-ciclopedonale esistente. In corrispondenza del percorso ciclabile lungo le sponde del torrente Chifente dovranno inoltre essere privilegiate soluzioni che garantiscano la massimizzazione della sicurezza del percorso anche sul fronte del rischio esondazione. Inoltre, trattandosi di un percorso ciclabile extraurbano, si dovranno perfettamente integrare le infrastrutture con l’ambiente naturalistico delle aree interessate dal percorso. 


Anche in relazione all’attuale emergenza sanitaria e alla necessità di creare percorsi all’aperto, un altro importante obiettivo è quello di ridurre il più possibile i tempi di esecuzione dell’intervento per la ciclovia. Saranno, quindi, privilegiate soluzioni tecniche che minimizzino la durata e l’impatto del cantiere. Per quanto riguarda la progettazione, l’elaborato definitivo dovrà essere riconsegnato entro 40 giorni naturali consecutivi dalla data di stipula del contratto; poi entro ulteriori 40 giorni naturali consecutivi si dovrà completare l’elaborato esecutivo, necessario per sbloccare il cantiere. Nel frattempo, dopo l’approvazione della progettazione definitiva si concederanno 180 giorni naturali consecutivi giorni naturali consecutivi per procedere con i frazionamenti dell’intervento. In pratica, occorreranno circa 8 mesi per tutta la parte propedeutica allo sblocco del cantiere.

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