«Omicidio Cianfrone, i coniugi Spagnulo incastrati dai filmati». In aula le testimonianze di cinque investigatori

Giuseppe Spagnulo durante il processo
Giuseppe Spagnulo durante il processo
di Luigi Miozzi
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Venerdì 16 Luglio 2021, 05:30

ASCOLI - Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno ripreso i coniugi Giuseppe Spagnulo e Francesca Angiulli in sella alla motocicletta il giorno in cui è stato ucciso Antonio Cianfrone. È quanto hanno sostenuto ieri mattina davanti ai giudici della corte d’assise di Macerata i cinque investigatori che hanno seguito le indagini a seguito dell’omicidio dell’ex vice comandante della caserma dei carabinieri di Monsampolo freddato a colpi di pistola il 3 giugno dello scorso anno mentre faceva jogging lungo la pista ciclabile di Pagliare. 

 
Le testimonianze
L’attenzione degli agenti di polizia giudiziaria hanno ripercorso le fasi dell’indagini focalizzandosi in particolare sui filmati acquisiti e registrati dalle telecamere degli impianti di videosorveglianza presenti nella zone limitrofe al luogo del delitto.

Dalle testimonianze fornite ieri, sarebbe emerso che tra le ore 7 e le 10 di quella mattina le telecamere riprendono una sola motocicletta di colore nero con in sella due persone che per gli inquirenti sarebbe quella nella disponibilità dei coniugi accusati di omicidio premeditato e difesi in giudizio dagli avvocati Felice Franchi e Alessandro Angelozzi.

Sono stati ricostruiti attraverso le immagini degli impianti di videosorveglianza i percorsi dei killer sia per raggiungere la pista ciclabile di Pagliare sia la strada utilizzata dalle due persone per allontanarsi dal luogo del delitto e far perdere le loro tracce dopo aver esploso i colpi mortali. Nel corso del dibattimento, pertanto sono state ripercorse le varie fasi dell’omicidio e illustrati anche i percorsi alternativi che gli esecutori dell’agguato mortale avrebbero potuto percorrere.

Secondo quanto sostenuto dall’accusa, a sparare la mattina del 3 giugno dello scorso anno, è stato Giuseppe Spagnulo che dopo aver raggiunto insieme alla moglie la pista ciclabile in sella alla motocicletta, si è nascosto e ha atteso l’arrivo di Cianfrone che stava facendo jogging per sparagli più colpi con una pistola calibro 7,65 browning per poi inseguirlo per alcuni metri e colpirlo mortalmente al capo e alle spalle. Poi la coppia - sempre secondo la ricostruzione fatta dalla magistratura inquirente - è salita in moto e si è allontanata a forte velocità cercando di far perdere le loro tracce.

Dal canto loro, Giuseppe Spagnulo e Francesca Angiulli, difesi dagli avvocati Felice Franchi e Alessandro Angelozzi, hanno sempre sostenuto di non essere stati loro ad uccidere Cianfrone e di trovarsi nei pressi del luogo del delitto perchè erano andati a cercare un paio di occhiali che avevano perso il giorno precedente durante un passeggiata vicino al fiume. 


L’accusa
Nei confronti di Giuseppe Spagnulo e della moglie Francesca Angiulli è stata ipotizzata l’accusa di omicidio premeditato che non ha consentito ai difensori della coppia di richiedere il rito abbreviato. Il processo è stato aggiornato al prossimo 16 settembre quando davanti ai giudici della corte di assise di Macerata verranno ascoltati altri sei testimoni indicati dalla pubblica accusa.

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