Affitti locali comunali: freno a 50 casi irregolari. Associazioni e circoli, dopo il monitoraggio l’Arengo avvia la nuova linea

Affitti locali comunali: freno a 50 casi irregolari. Associazioni e circoli, dopo il monitoraggio l’Arengo avvia la nuova linea
Affitti locali comunali: freno a 50 casi irregolari. Associazioni e circoli, dopo il monitoraggio l’Arengo avvia la nuova linea
di Luca Marcolini
4 Minuti di Lettura
Lunedì 28 Marzo 2022, 05:50

ASCOLI  - Adesso si passa ai fatti. Dopo qualche anno necessario per una riorganizzazione e per il censimento del patrimonio, ora l’Arengo avvia sul campo la nuova linea per l’utilizzo e la concessione di immobili o locali comunali, cercando inoltre di eliminare anche tutte le eventuali situazioni anomale ereditate dal passato (addirittura a partire dagli anni ‘80 e ’90, tra cui utilizzi senza contratti o concessi gratuitamente e a volte anche senza il carico delle utenze) e regolarizzando tutte le posizioni.


Ovviamente mantenendo un occhio di riguardo per quelle realtà e associazioni che svolgono comunque attività sociali o di servizio alla comunità.

E, in tal senso, come segnale importante in tale direzione, tra la fine del 2021 e questo primo scorcio del 2022 è stata perfezionata la nuova concessione di spazi interni alla palazzina di circa 1.100 metri quadrati in via dei Cappuccini, a Borgo Solestà, all’Università della terza età (Uteap), all’Avis e all’Aido, con canoni agevolati proprio per il ruolo che queste associazioni svolgono per il territorio. E adesso la linea tracciata verrà perseguita per tutti gli spazi o edifici comunali che verranno utilizzati da altri.


Regole uguali per tutti e stop all’uso improprio di locali o immobili comunali: questa la linea dell’Arengo che, dopo un lavoro a monte già avviato nella precedente legislatura, ora entra davvero nella fase concreta, quella dell’attuazione, per tutelare e valorizzare il patrimonio dell’ente evitando utilizzi irregolare e senza un contratto come, purtroppo, succedeva andando indietro nell’arco dei decenni. Un indirizzo che l’ente aveva come detto già tracciato negli anni scorsi anche attraverso un censimento del patrimonio e delle concessioni. Il monitoraggio concluso nel 2018 aveva portato a individuare una cinquantina di casi da regolarizzare per quel che riguarda locali in utilizzo da parte di associazioni e circoli.


Del resto, a confermare il perdurare per diverso tempo di certe situazioni anomale c’era anche la relazione già fornita a suo tempo dal Servizio patrimonio alla precedente giunta con la nuova mappa degli immobili comunali utilizzati da terzi. Nello specifico, nel documento si confermava che «il patrimonio comunale risulta essere impegnato, in parte, da possessi di fatto ereditati dal passato (situazioni anteriori all’anno 2000)». Adesso, l’Amministrazione del sindaco Marco Fioravanti ha deciso di passare alla fase concreta e di procedere con la ridefinizione di tutto lo scenario delle concessioni di immobili comunali secondo la nuova linea intrapresa. E un segnale importante arriva, ad esempio, dalla nuova concessione, per i prossimi 2 anni, messa a punto per la palazzina di via dei Cappuccini a Borgo Solestà che continuerà ad accogliere realtà importanti per la comunità come l’Università per la terza età, l’Avis e l’Aido.

L’immobile è di circa 1.100 metri quadratiè stato ancora concesso per la maggior parte dei locali all’Uteap e anche alle altre due realtà del volontariato, confermando l’indirizzo di destinazione dell’edificio alla fruizione da parte di associazioni no profit, con relativa predisposizione di contratti di concessione della durata di 2 anni, in attesa dell’adozione del nuovo regolamento comunale in materia di concessione di beni. Sono stati anche ridefiniti i canoni mensili, agevolati, di tutte e tre le associazioni nell’immobile di via dei Cappuccini sulla base delle superfici utilizzate, così come si è definita la ripartizione in percentuale anche dei costi per le utenze.

© RIPRODUZIONE RISERVATA