Incidente a Villa Chiarini, il presunto investitore: «Pensavo che fosse un animale». Guidava con una patente ceca, scaduta

Il Tribunale di Ascoli
Il Tribunale di Ascoli
di Luigi Miozzi
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Giovedì 16 Febbraio 2023, 03:30

ASCOLI - Non pensava di aver investito una persona ma di aver centrato un animale. È quello che ha ribadito ieri mattina davanti al giudice del tribunale di Ascoli nel corso dell’udienza di convalida dellarresto il quarantacinquenne arrestato domenica mattina a seguito dell’incidente accaduto la sera prima a Villa Chiarini di Castel di Lama quando un cinquantatreenne del posto è stato investito .

L’uomo, accompagnato dai suoi difensori di fiducia, gli avvocati Guido Cerasi e Alessandro Recchiuti di Roseto, ha ribadito quanto aveva già detto ai carabinieri quando era stato rintracciato e poi arrestato. 

Era in auto insieme con altre tre persone e stava riaccompagnando una coppia di amici dopo essere andato a fare shopping quando, giunto all’altezza di Villa Chiarini ha sentito una botta sulla carrozzeria della vettura.

Ma, sempre secondo quanto avrebbe riferito al magistrato, pensava di aver investito un animale tanto che, considerata la pericolosità della strada, non si è fermato subito ma dopo qualche chilometro per constatare cosa fosse avvenuto. È stato in quel momento che si è reso conto del fanalino rotto e degli altri danni che la vettura aveva riportato a seguito dello schianto. Poi, dopo aver riaccompagnato a casa la coppia di amici è tornato ad Ascoli, dove alloggia in una attività ricettiva del centro storico, ed ha parcheggiato in strada l’auto. La mattina seguente, quando è andato a riprenderla, la macchina non c’era più.

Non poteva sapere che, nel frattempo, i carabinieri che stavano investigando sull’accaduto per cercare di individuare il pirata della strada, erano riusciti a risalire al modello dell’auto investitrice e dalle immagine delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, avevano potuto rintracciare il veicolo posteggiato e quindi metterlo sotto sequestro. Il quarantacinquenne, invece, temendo che l’automobile fosse stata rimossa per divieto di sosta ha dapprima chiamato i vigili urbani e successivamente la Questura per sapere se fossero stati loro a rimuovere il mezzo. Solo dopo aver ricevuto risposte negative, l’uomo ha chiamato i carabinieri che quel punto lo hanno convocato in caserma e messo di fronte alle proprie responsabilità. 

Nel corso degli adempimenti di rito, i carabinieri hanno constatato che l’uomo aveva una patente della Repubblica Ceca ma scaduta. Originario di Giulianova, nel 2009 si era trasferito all’estero dove aveva aperto un’attività di gastronomia fino a quando, a causa della pandemia, non è stato costretto a tornare in Italia. Qui, aveva iniziato a fare dei lavori saltuari nel settore dell’edilizia e anche se in questo ultimo periodo non stesse lavorando, l’impresa gli avrebbe lasciato in usa la macchina aziendale poiché a breve sarebbe stato assunto nuovamente. Poi, sabato sera, l’incidente.

Erano circa le 19,30 quando lungo la strada provinciale è stato investito il cinquantatreenne, istitutore dell’Agraria Ulpiani di Ascoli, che a seguito dei traumi riportati è stato trasferito in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette dove è stato ricoverato. Per il quarantacinquenne, invece, è scattato l’arresto ai domiciliari con l’accusa di fuga dal luogo dell’incidente con omissione soccorso e lesioni aggravate. Al termine dell’udienza, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora per il quarantacinquenne.
 

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