Ascoli, il Tribunale deve decidere se sfrattare se stesso. Investire Sgr che è proprietaria rivuole l'immobile

Ascoli, il Tribunale deve decidere se sfrattare se stesso. Investire Sgr che è proprietaria rivuole l'immobile
Ascoli, il Tribunale deve decidere se sfrattare se stesso. Investire Sgr che è proprietaria rivuole l'immobile
di Luigi Miozzi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 7 Dicembre 2022, 03:25

ASCOLI Bisognerà attendere ancora qualche giorno per sapere se il tribunale di Ascoli dovrà lasciare il palazzo di giustizia di piazza Serafino Orlini. Il giudice civile delle procedure di sfratto, Paola Mariani, al termine dell’udienza di ieri, si è riservata la decisione sulla richiesta della Investire Sgr di rilascio dell’immobile. Ad opporsi, attraverso l’avvocatura dello Stato, è stata l’Agenzia del demanio in qualità di conduttore dello stabile. La giudice ha concesso dieci giorni di tempo alle parti per presentare delle note aggiuntive e, successivamente prederà la decisione. Decisione che però riguarda solo l’eventuale ordine di rilascio dell’immobile alla scadenza del contratto, ovvero il prossimo 28 dicembre.  

Nel corso dell’udienza, l’avvocato Priscilla Haver dello studio Carnelutti Law Firm di Milano, per conto della Investire Sgr ha evidenziato come siano state rispettate tutte le procedure per la disdetta del contratto di locazione. Si è opposta l’Agenzia del demanio sostenendo la tesi secondo la quale, svolgendosi all’interno dell’immobile una funzione pubblica, la scadenza del contratto non dovrebbe essere applicata. Spetterà al giudice dirimere nei prossimi giorni la controversia. Qualora dovesse ordinare il rilascio dello stabile, a quel punto la società proprietaria potrà iniziare la procedura e, quindi, chiedere al giudice per le esecuzioni di dare seguito a quanto disposto dal giudice per le procedure di sfratto.

L'Agenzia del demanio
 

Fino ad ora, l’Agenzia del demanio pagava un canone di locazione di circa 800mila euro all’anno solo per il palazzo di giustizia, un edificio che, tra le altre cose, ha un vincolo sia di destinazione d’uso sia strutturale in quanto su di esso gravano dei vincoli architettonici che non consentono di effettuare modifiche all’esterno del palazzo e tanto meno all’interno dove le scalinate e la conformazione architettonica dello stabile debbono rimanere intatte. Sulla eventualità di dover procedere ad un trasferimento degli uffici giudiziari, c’era stata nei giorni scorsi una dura presa di posizione del consiglio provinciale dell’Ordine degli avvocati di Ascoli, che si è schierato a difesa della sede del tribunale. 

La richiesta di rilascio avanzata dalla Investire Sgr, riguarda anche altri immobili che il fondo di investimento possiede in Ascoli ed ha concesso in locazione all’Agenzia del demanio.

Si tratta del palazzo di vetro di via Marini dove hanno sede l’Agenzia delle entrate, la Commissione tributaria e l’Ispettorato del lavoro. Anche in questo caso, secondo quanto sostenuto dagli avvocati della Investire, sarebbero stati rispettati i termini per la disdetta dei contratti di locazione. Anche in questo caso, bisognerà attendere le decisioni del giudice Paola Mariani. In caso di accoglimento della richiesta di rilascio dell’immobile, si avvierebbe una procedura che, salvo un accordo tra le parti oppure la stipula di un nuovo contratto di locazione, avvierebbe un iter complesso con l’individuazione di nuovi locali idonei alle esigenze degli uffici e procedere al trasferimento. 

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