Garanzia giovani, oltre 740 giovani
senza le indennità. I fondi sono finiti

Garanzia giovani, oltre 740 giovani senza le indennità. I fondi sono finiti
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Giovedì 12 Febbraio 2015, 19:32 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 16:47
ASCOLI - ​Indignati e amareggiati, in attesa di capire per poi valutare eventuali forme di sollecitazione o di protesta. Ben 741 giovani restano in attesa di garanzie e di soldi. E dietro di loro, nel limbo dei tirocini, c'è un esercito di altri 3000 e più ragazzi che, dopo le promesse di un bando spacciato come inserimento lavorativo, rappresentano di fatto gli "esodati" di Garanzia Giovani, con un'iscrizione e l'attesa inutile di un avvio dell'esperienza formativa abortita ancora prima di partire per l'esaurimento dei fondi disponibili. Questo è lo scenario tornato a galla anche nel corso delle assemblee che la Cgil provinciale di Ascoli ha organizzato ad Ascoli e San Benedetto. Assemblee chieste proprio dai giovani e organizzate dal sindacato proprio per non abbandonare i ragazzi in una situazione di grande incertezza. Con i pagamenti delle indennità previste (500 euro al mese) che sono arrivati solo ad alcuni, ma esclusivamente per quel che riguarda il mese di ottobre. Ed anche la neo segretaria provinciale della Cgil, Paola Giovannozzi, ha voluto essere presente e concludere i lavori dell'assemblea ascolana, al fianco di Daniele Lanni che si sta occupando da vicino proprio del bando Garanzia Giovani. "Le assemblee - spiega Lanni - si stanno dimostrando un passaggio importante per creare coesione tra i tanti giovani coinvolti in questa situazione, in modo da poter poi far pesare la loro voce e portare le loro istanze sul tavolo regionale. Faremo pressioni per il rispetto di quanto garantito inizialmente". "Le problematiche emerse - aggiunge il sindacalista - hanno evidenziato una situazione di gravi difficoltà e forti squilibri. Da quello che i ragazzi fanno in alcune aziende, con orari che vanno ben oltre quelli stabiliti e con funzioni che poco hanno a che vedere con i tirocini, al problema dei pagamenti. Per adesso siamo fermi al pagamento di ottobre che alcuni hanno già percepito, ma la maggioranza dei tirocinanti ancora no. Rispetto ai pagamenti successivi, nessuno dice niente. In tal senso, ci siamo fissati dei termini che sono a cadenza bimensile. Se le indennità non arriveranno, d questo momento, ogni due mesi, i giovani valuteranno il da farsi per far sentire la loro voce rispetto alle promesse ricevute. Qualcuno, inoltre, ha segnalato anche la questione della dignità del lavoro, perché un tirocinio con garanzia formativa in qualche caso sta diventando esclusivamente manodopera". Ma tra questi ragazzi che attendono soldi e garanzie c'è anche chi aveva scelto questa strada rinunciando all'indennità di disoccupazione. Ed ora si morde le mani alla luce di quello che sta accadendo. Così come c'è chi, di fronte ad uno scenario di incertezza, dovendo anche sostenere delle spese per gli spostamenti, valuta la possibilità di stoppare il tirocinio. Una possibilità che, però, farebbe decadere il diritto alle indennità finora maturate per tutti coloro che non abbiano svolto almeno il 75 per cento del periodo previsto complessivo di tirocinio. Tante voci, tante segnalazioni, tanti disagi che ora provano a trasformarsi, assemblea dopo assemblea, in un unico grido d'allarme per l'occupazione che resta solo un'illusione.

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