Ascoli, per l’addio al tifoso guerriero
colombe e palloncini bianconeri

Il funerale dello sfortunato tifoso Riccardo
Il funerale dello sfortunato tifoso Riccardo
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Sabato 25 Maggio 2019, 04:10
ASCOLI - Dolore e lacrime per l’ultimo saluto a Riccardo Piconi, il ventenne tifoso dell’Ascoli deceduto a seguito delle complicanze di un delicato intervento chirurgico. La chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Mozzano non è riuscita a contenere i tanti che hanno voluto partecipare alle esequie. C’era anche il sindaco Castelli e alcuni assessori che con la loro presenza hanno voluto testimoniare la vicinanza della città ai genitori, al fratello, ai nonni e agli zii. C’erano anche il personale della Top Security Guard, la società che offre servizi di sicurezza di cui è titolare lo zio del ragazzo, Mauro Cesari, e con il quale Riccardo collaborava. Sulla bara bianca adagiata una maglia dell’Ascoli con il nome del giovane tifoso insieme a tante sciarpe bianconere. Al rito anche l’attaccante Matteo Ardemagni. Particolarmente carica di emozione l’omelia di don Andrea Tanchi, il parroco che conosceva bene il ragazzo e che ha voluto sottolineare la determinazione con cui Riccardo aveva affrontato la sua malattia senza mai arrendersi. È stato il fratello Matteo, poi, a voler ringraziare tutti per la partecipazione e la vicinanza dimostrata in questi momenti difficili. Ma, soprattutto, ha voluto ricordare il fratello che ha lottato come un guerriero senza mai lamentarsi. All’uscita del feretro dalla chiesa sono stati fatti volare in cielo dei palloncini bianchi e neri insieme a due colombe bianche per accompagnare idealmente Riccardo nel suo ultimo viaggio. In questi giorni, in tanti hanno voluto partecipare al dolore dei congiunti. E anche Casapound ha voluto ricordare a livello nazionale il ventenne ascolano e evidenziare la forza che ha avuto nell’affrontare le avversità. In cento città italiane è comparso lo striscione, affisso sui cavalcavia, sui ponti, all’esterno degli stadi, dove a caratteri cubitali si legge: “Fratello, guerriero. Riccardo per sempre”.
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