Sicurezza, sostenibilità e digitale, la ricostruzione secondo il commissario Legnini ha tre pilastri

Il vertice sulla ricostruzione a Palazzo dei Capitani
Il vertice sulla ricostruzione a Palazzo dei Capitani
di Marco Vannozzi
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Martedì 7 Dicembre 2021, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 13:37

ASCOLI - Rendere le città e i borghi sicuri, sostenibili e connessi. Favorire il rilancio sociale ed economico. Sono queste le linee guida indicate dal commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, durante la giornata di lavoro sullo stato di attuazione dei programmi per le aree terremotate. Nelle sale di Palazzo dei Capitani si danno appuntamento anche l’assessore regionale Guido Castelli con i sindaci dei Comuni del cratere

 

Sotto i riflettori i prossimi passi da seguire. Entro la fine dell’anno ci sono scadenze da rispettare per ripartire con slancio nel 2022. «Una parte delle misure è già stata varata, altre lo saranno entro il 31 dicembre. E lo stesso termine della fine di dicembre avranno le scelte relative ai bandi che saranno emanati nei primi mesi del nuovo anno, soprattutto per quanto riguarda le imprese, le fonti e le comunità energetiche», dichiara Legnini. Nel frattempo un’ulteriore deadline: entro il 15 dicembre per fare richiesta di contributi alla ricostruzione per i danni gravi subiti dagli immobili durante il sisma del 2016. Tutti i soggetti legittimati ad ottenere il contributo sono obbligati a presentare un’apposita dichiarazione con la manifestazione di volontà a presentare la richiesta di contributo e la quantificazione, sia pure sommaria, del danno. Ma non solo. «Chi si è visto rigettare la domanda per i danni lievi potrà ripresentarla regolarizzandola entro fine anno – aggiunge Legnini -. Chi ha ricevuto ragioni di incompletezza avrà 90 giorni per le correzioni. Vogliamo chiudere la partita dei danni lievi. Servono stime e ricognizioni: sono le condizioni essenziali per programmare i prossimi anni della ricostruzione». 

Il commissario straordinario indica anche le priorità: connessione digitale efficace e potente, sviluppo economico delle imprese, messa in sicurezza e sostenibilità del patrimonio edilizio pubblico.

Oltre alla necessità di proroga del Superbonus 110% per il sisma, resta il nodo del credito d’imposta. A rischio centinaia di imprenditori impegnati in investimenti produttivi nelle aree. Il decreto legge “Sostegni bis” aveva disposto la proroga al 31 dicembre del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali effettuati dalle imprese localizzate nei Comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016. Si era in attesa quindi di un’autorizzazione da parte della Commissione europea che avrebbe dovuto anche specificare la decorrenza della nuova disposizione normativa. L’Europa non concederà il placet.

«Mi auguro si riesca a trovare una soluzione positiva e che il parlamento possa intervenire con una misura equivalente», sostiene Legnini. Le operazioni per i Comuni del cratere non si esauriscono qui. «Programmeremo altri interventi per i danni del sisma – dichiara il commissario -. Occorre utilizzare le risorse per la rigenerazione urbana, economica e sociale». E infine l’assessore regionale Castelli tiene alta l’attenzione. «In questo momento dobbiamo fare squadra perché i fondi sono tanti, ma la capacità di poterli utilizzare tempestivamente dipende da una capacità tutta da costruire». 

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