Beffa per i terremotati, nessuna proroga nel 2022 sui pagamenti di bollette e rate per il mutuo

Beffa per i terremotati, nessuna proroga nel 2022 sui pagamenti di bollette e rate per il mutuo
Beffa per i terremotati, nessuna proroga nel 2022 sui pagamenti di bollette e rate per il mutuo
di Mario Paci
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Venerdì 19 Novembre 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 15:31

 ASCOLI - Brutte notizie per i terremotati. Il governo ha risposto, in commissione Finanze, all’interrogazione parlamentare dell’onorevole Roberto Cataldi di M5S presentata la scorsa settimana, nella quale chiedeva quali fossero le intenzioni dell’esecutivo in merito alla necessità di prorogare le misure di sostegno a favore della popolazione terremotata.  Tra queste misure, in particolare, vi sono:  la sospensione del pagamento delle rate di mutuo e le agevolazioni sulle utenze.

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La doccia fredda
Il sottosegretario Freni ha spiegato che il disegno di legge di bilancio 2022 contiene una serie di proroghe al 31 dicembre 2022 finalizzate ad assicurare il proseguimento e l’accelerazione dei processi di ricostruzione nelle aree colpite dagli eventi sismici.

In particolare l’articolo 149 (Disposizioni in materia di eventi sismici) del disegno di legge dispone la proroga dello stato di emergenza e della relativa gestione straordinaria commissariale per le aree interessate dal sisma nel centro Italia. Per quanto riguarda però la richiesta di prorogare le misure di agevolazione in favore delle popolazioni dei territori dell’Italia centrale colpiti dal sisma del 2016 e del 2017, il sottosegretario ha risposto che occorrerebbe reperire la necessaria copertura finanziaria. In sostanza non ci sono i soldi. «Ovviamente - ha affermato il deputato pentastellato - ho replicato in Commissione evidenziando la necessità che il governo Draghi tenga in considerazione un territorio che è stato così duramente colpito.  Mi riservo di intraprendere ulteriori iniziative non solo per sollecitare il governo a reperire le necessarie coperture finanziarie, ma anche per sensibilizzare tutti i parlamentari dei territori colpiti e per evidenziare anche le problematiche relative alla sospensione delle rate dei mutui di imprese e Comuni. Segnalo in particolare che i comuni dei territori colpiti dal sisma del centro Italia possono ricevere ingiustamente un trattamento diseguale rispetto ad altre realtà geografiche. Risulta ad esempio che sono state prorogate al 2022 le sospensioni delle rate di mutui per i Comuni colpiti del sisma del 2012 e questa disparità di trattamento è inaccettabile». Intanto, come avevamo anticipato, il Crocifisso del SS. Salvatore, il più antico della Marche, è tornato ad Arquata. 


Il crocifisso
Dopo l’esposizione alla Mostra a Castel Sant’Angelo a Roma “Il mondo salverà la bellezza?”, l’altro ieri l’antica e venerata statua lignea è stata restituita alla chiesa di Borgo, in attesa che la sua sede naturale, la chiesa dell’Annunziata di Arquata capoluogo, venga ristrutturata negli anni a venire. Recuperata dalle rovine del 24 agosto 2016 per mano del tenente colonnello dei carabinieri, Carmelo Grasso, il crocifisso è stato esposto ad una mostra sul recupero del patrimonio culturale dai furti e dalle calamità naturali. Subito dopo il sisma il crocifisso è stato esposto per qualche anno nel Duomo di Ascoli, poi le associazioni Arquata Potest e Arquata Futura hanno insistito per il suo ritorno a casa finanziando l’installazione dell’allarme nella chiesa di Borgo, d’intesa con la diocesi e il parroco. 

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