Ricostruzione a metà strada, record di fascicoli ad Ascoli

Ricostruzione a metà strada, record di fascicoli ad Ascoli
Ricostruzione a metà strada, record di fascicoli ad Ascoli
di Luca Marcolini
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Martedì 19 Luglio 2022, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 19:06

ASCOLI La ricostruzione post sisma parla attraverso i numeri. Dati aggiornati, nella piattaforma dell’Ufficio ricostruzione, al 7 luglio. E quello che emerge a colpo d’occhio, fotografando lo scenario dei fascicoli finora istruiti e, parallelamente, i contributi già liquidati, è che questa attesa ripartenza, sul territorio piceno, è all’incirca a metà del guado. Perlomeno in rapporto alle pratiche finora presentate e istruite. A confermarlo ci sono gli 842 milioni complessivi di contributi stanziati, per la provincia ascolana a fronte di più di 425 milioni di euro al momento erogati. E questo sulla base di 3.115 fascicoli aperti nel Piceno (di cui 821 solo ad Ascoli città), pari a circa il 25% dei 12.371 presentati a livello regionale.

La sensazione, dunque, è che si stia accelerando, ma lungo un percorso ancora ricco di insidie quali l’impennata dei prezzi per i materiali e le difficoltà di diverse imprese anche di trovare personale e andare avanti.

Certo è che, quando quella tragica notte del 24 agosto 2016 la terra tremò all’improvviso, nessuno avrebbe immaginato le dimensioni dei danni che quelle scosse avrebbero provocato, a partire dalle tante vite spezzate senza un perché. 

Le cifre
Sono dati significativi quelli che emergono dalla nuova piattaforma dell’Ufficio ricostruzione. Puntando i riflettori, nello specifico sul territorio provinciale, risultano 3.115 fascicoli per la ricostruzione aperti e istruiti. Di questi, ben 821 riguardano il capoluogo piceno che è di fatto la località con il maggior numero di cantieri in corso o in arrivo su questo fronte. A seguire, dal punto di vista quantitativo in riferimento alla ricostruzione, ci sono due centri pesantemente colpiti dal sisma: Acquasanta, con 425 pratiche inserite, e Arquata con 224 fascicoli. Subito dopo, ci sono le 160 richieste da Montegallo, le 140 da Montemonaco, 137 da Castel di Lama e poi le più di 100 pratiche a Comunanza, Roccafluvione e Offida. E così via a scendere in diversi altri Comuni. Ma il dato aggiornato conferma anche la sorpresa relativa alla presenza di qualche pratica per la sistemazione di immobili danneggiati dal sisma anche lungo la costa, ovvero 2 a San Benedetto, 9 a Grottammare, 3 a Cupra Marittima. Resta da capire, ora, in che tempi tutti i 3.115 fascicoli piceni per la ricostruzione si trasformeranno in interventi conclusi. 


I finanziamenti sbloccati 
Il dato aggiornato dell’Ufficio ricostruzione consente di capire quanti dei contributi formalmente concessi siano già stati liquidati. In questo senso, su tutto il territorio piceno, è stata erogata quasi la metà dei contributi previsti: su 842 milioni 841.682,37 euro stanziati sono stati liquidati 425 milioni 344.604,79. Puntando, poi, i riflettori su Ascoli città, emerge che su circa 264 milioni 390.020,79 euro stanziati per gli 821 fascicoli inseriti, ammontano a 126 milioni 787.846,58 quelli finora liquidati, ovvero circa il 48%. Andando, inoltre, a suddividere i finanziamenti stanziati sulla base delle 821 pratiche presentate emerge un contributo medio di circa 300mila euro ad intervento. Andando ad analizzare anche lo stato dei contributi per i fascicoli di Acquasanta e Arquata, emerge che nel centro termale sono finora stati liquidati 61 milioni 682.830,95 euro sui 118 milioni 257.724,51 previsti, mentre nell’entroterra arquatano sono stati erogati 38 milioni 122.561,83 rispetto ai 91 milioni 901.246,98 euro previsti. 

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