ASCOLI .- L’Arengo tira dritto sul controllo del traffico veicolare con telecamere in quattro punti di accesso per verificare tutte le targhe dei veicoli in ingresso e in uscita dal capoluogo piceno. Un servizio che, stando al cronoprogramma del Piano di gestione comunale, l’Amministrazione intende attivare entro la fine dell’anno per poter contare sul videocontrollo agli ingressi della città che permetterà di verificare l’eventuale accesso di auto rubate o sospette oltreché, attraverso lo street control, la verifica delle vetture senza assicurazione o non revisionate.
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Grazie allo stesso finanziamento governativo ottenuto per la videosorveglianza in centro e in alcuni quartieri cittadini, adesso va avanti – è già stata avviata nel gennaio scorso la procedura di gara - anche il progetto per inserire dei punti di videocontrollo alle porte della città – una sorta di “mura digitali” – per il monitoraggio degli ingressi di auto ad Ascoli che consentirà di verificare, come detto attraverso le targhe, la presenza di auto sospette o rubate e anche la presenza di veicoli non assicurati e persino non revisionati. Ma dove saranno sistemati questi punti di videocontrollo? A definirlo c’è un Piano specifico definito con i tecnici. Telecamere per il controllo delle targhe dovrebbero essere posizionate, innanzitutto, nella zona a est di Monticelli all’altezza della casa cantoniera (sede del centro Alzhaimer). In tal modo sarà possibile rilevare il flusso di accesso da est comprendendo sia il flusso veicolare proveniente dalla Salaria che quello in uscita dal raccordo Ascoli-mare uscita Marino.
Il sistema di controllo delle targhe e dei transiti che si attiverà ad Ascoli si basa su un sistema di telecamere con riconoscimento ottico in grado di leggere le targhe dei veicoli che transitano in una certa porzione d’area inquadrata dalla telecamera di controllo. Una volta identificata la targa, il dato verrà inviato al server ubicato nella Questura e a quello del Comando di polizia municipale dove, oltre che archiviare la targa in un apposito database, verranno interrogate le banche dati nazionali di Ania e Motorizzazione civile. Nel caso in cui una targa risulti nella banca dati dei veicoli rubati, scatterà l’allarme.
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