Ascoli, Grande fratello in città
L’Arengo sblocca i finanziamenti

Il Comune di Ascoli
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Mercoledì 25 Ottobre 2017, 06:35
ASCOLI - Videosorveglianza a tappeto nel centro storico: sbloccati, finalmente, i finanziamenti, ora si parte con le 49 telecamere che avranno il compito di “sorvegliare” il cuore della città. Telecamere che andranno a coprire anche nuove zone come piazza della Viola, piazza San Tommaso, un lungo tratto di corso Trieste e via del Trivio ma anche la z. E la soluzione, per i 130 mila euro necessari a sbloccare l’installazione, arriva dal mutuo già acceso, con la Cassa depositi e prestiti per la sistemazione delle centrali termiche comunali con 130.000 euro che verranno dirottati sulla nuova rete di telecamere. Il progetto prevede, in realtà, un costo complessivo di 126.703,72 euro e prevede l’unificazione dei sistemi di videosorveglianza cittadina in un unico sistema di gestione e registrazione evitando così di dover intervenire localmente sui sistemi esistenti per estrarre immagini e filmati (se richiesti), il potenziamento dell’impianto esistente e la realizzazione di nuovi punti di ripresa. La copertura finanziaria del progetto sarà garantita dalla devoluzione delle cifra residua del mutuo di 160.000 euro contratto con la Cassa depositi e prestiti per la sistemazione delle centrali termiche, conclusosi con una spesa accertata e liquidata di euro 29.389,80 e, quindi, con una disponibilità residua di 130.610,20 euro. Per consentire di attivare finalmente la nuova e più ampia rete della videosorveglianza, sulla quale c’era già stato in passato anche un confronto con il prefetto, alla fine l’Arengo è riuscito, dunque, a riconvertire i residui del mutuo acceso per gli impianti termici. Con lo sblocco della copertura economica per tutta l’operazione di videosorveglianza, adesso si potrà partire subito con l’installazione delle 49 telecamere secondo la mappa approvata dalla giunta comunale. Una mappa che, di fatto, prevede di posizionare gli “occhi elettronici” nelle principali zone del cuore della città per tenere gli occhi aperti su atti vandalici, microcriminalità e altre situazioni a rischio, oltreché per una questione di prevenzione e sicurezza. 
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