Aumento del 3,7% della Tari. I nuovi residenti di Ascoli non pagano ma il reddito Isee deve essere inferiore ai 30mila euro

Palazzo Arengo
Palazzo Arengo
di Luca Marcolini
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Mercoledì 31 Maggio 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 11:50
ASCOLI - Arriva dal consiglio comunale la riconferma anche per il 2023 delle esenzioni sulla Tari per chi venga ad abitare ad Ascoli e abbia un reddito Isee fino a 30mila euro annui. Sulla scia di quanto avvenuto nell’ultimo triennio per 150 nuovi abitanti che hanno beneficiato dell’agevolazione. Con il sindaco Fioravanti che, agganciandosi sulla strategia per ripopolare la città, ha confermato la volontà di «affiancare l’esenzione Tari attivando un’agenzia comunale per gestire alloggi a basso costo per chi decida di portare la residenza nel capoluogo piceno».


 
Poi, per quanto riguarda le tariffe della tassa rifiuti per l’anno in corso, a fronte di un lieve incremento del costo del servizio pari al 3,7% rispetto al 2022, per una somma complessiva di 10,4 milioni di euro, anche a causa dello smaltimento di rifiuti fuori provincia, ci sarà un piccolo ritocco di pari percentuale sulle tariffe 2023 della tassa sui rifiuti. Con la Tari ascolana che rimane tra le più basse in Italia e sarà inferiore a quella pagata nel 2021. 

La deroga
 

«Proroghiamo in deroga l’esenzione – ha sottolineato l’assessore al bilancio Corradetti nella sua illustrazione delle delibere sulla Tari – per tutti coloro che vengono a vivere ad Ascoli, prendendo la residenza, entro il 31 dicembre 2023. Purché abbiano un reddito Isee non superiore a 30mila euro. Quindi per agevolare un incremento delle residenze in città. Negli ultimi 3 anni abbiamo registrato 150 nuovi residenti che hanno usufruito dell’esenzione Tari». E su questo tema, nel corso della seduta, si è innestato anche l’intervento del sindaco Fioravanti. «Il progetto ambientale avviato con Ascoli servizi comunali è un progetto molto innovativo, che va aldilà delle tariffe. Tra l’altro, noi siamo una delle città con la Tari più bassa in Italia e questo è merito di tutti quelli che vi hanno lavorato.

Ricordo quando la nostra società partecipata era stata messa sotto attacco, invece con grande determinazione siamo riusciti non solo a salvarla ma a rilanciarla. E Ascoli servizi comunali ha anche contribuito alla modifica dell’illuminazione delle nostre due piazze principali». «E c’è anche l’esenzione Tari per attrarre nuovi residenti – ha integrato il primo cittadino - e in questa direzione stiamo lavorando anche per creare un’agenzia comunale per gestire immobili a basso canone di affitto per chi decida di portare la residenza ad Ascoli. Inoltre, Il 17 giugno lanceremo il progetto del biodigestore di Relluce che sarà il più importante delle Marche». Sulle tariffe 2023 della tassa rifiuti, l’assessore Corradetti ha evidenziato come, «il piano economico finanziario della società Ascoli servizi comunali validato dall’Ata, riguardo il costo del servizio, include anche «l’inserimento di costi straordinari, tra cui quelli derivanti dal conferimento dei rifiuti indifferenziati fuori bacino a causa della chiusura della discarica di Relluce». 

La tariffa


 
«In un contesto in cui comunque la tariffa Tari di Ascoli è tra le più basse in Italia, - ha aggiunto l’assessore – nonostante un incremento dei costi si pagherà meno di quanto avvenuto nel 2021. E il 3,7% su una tariffa molto bassa come la nostra è quasi irrilevante. Il costo complessivo del servizio nel 2022 è stato calcolato in 10 milioni 460mila euro, considerando che in cittadine come noi, a parità di abitanti, il costo è intorno ai 12 milioni di euro». Dai banchi dell’opposizione, il consigliere Ameli (Pd) ha ipotizzato la «possibilità di una esenzione della tassa sui rifiuti per i commercianti penalizzati dai cantieri per lavori pubblici» e sul ritocco alle tariffe ha affermato: «Personalmente preferisco alzare del 2% la Tari piuttosto che portare i rifiuti ad Ascoli». 

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