Cantieri, 700 richieste in un anno ad Ascoli: con il superbonus pratiche aumentate del 470%

Cantieri, 700 richieste in un anno ad Ascoli: con il superbonus pratiche aumentate del 470%. Un cantiere ad Ascoli
Cantieri, 700 richieste in un anno ad Ascoli: con il superbonus pratiche aumentate del 470%. Un cantiere ad Ascoli
di Luca Marcolini
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 03:50
ASCOLI - L’invasione continua, inarrestabile e con una ulteriore impennata di pratiche. E Ascoli si conferma, tra ricostruzione e superbonus oltre alla normale attività dello Sportello unico per l’edilizia, sempre più la città dei cantieri. Sul fronte degli interventi su edifici privati, infatti, a confermare lo scenario in costante crescita sono i dati del Sue, lo sportello dell’Arengo preposto alle pratiche di edilizia privata, sotto la supervisione del sindaco Marco Fioravanti e del vice sindaco Giovanni Silvestri e con il coordinamento tecnico del dirigente Ugo Galanti. 



Numeri eloquenti, con un incremento addirittura del 470% delle pratiche Cilas nel 2022, rispetto al 2021, per un totale di oltre 700 complessive sul fronte degli efficientamenti energetici. Ovvero l’avvio dei cantieri per il superbonus. Un dato a cui si affianca l’ulteriore incremento del 29% per quanto riguarda le pratiche per interventi post sisma, con 222 domande presentate. Ma considerando che su questo fronte, a seguito della proroga concessa dalla struttura commissariale preposta, ci si attende un’altra forte impennata nell’anno in corso. Con carichi di lavoro sempre più consistenti per gli uffici dello Sportello unico per l’edilizia di Palazzo Arengo. Un quadro che si completa anche con le oltre 900 richieste di accesso agli atti, sempre nel 2022, per far partire nuovi cantieri di edilizia privata.


L’impennata per il superbonus 


C’è una gran mole di lavoro, come più volte rimarcato dallo stesso sindaco e dal vice sindaco Silvestri con delega all’edilizia privata, dietro questa autentica invasione di cantieri che sta segnando ormai in maniera impattante la vita cittadina. E a parlare chiaro sono i numeri del report relativo al 2022 elaborato dal dirigente dello Sportello per l’edilizia privata, Ugo Galanti. Il dato più eclatante, come detto, è quello relativo alle pratiche presentate per gli interventi di efficientamento energetico e, quindi, collegate al superbonus: risultano essere oltre 700, con un incremento percentuale addirittura del 470% rispetto al 2021.

Con una mole di lavoro per gli uffici comunali inaspettata e che ha richiesto una specifica organizzazione. Ma l’Arengo aveva in maniera previdente potenziato la dotazione di personale. 

Ricostruzione privata
 

Anche sul fronte della ricostruzione privata, si è registrato un incremento percentuale tutt’altro che trascurabile e pari al 29% rispetto al 2021, con 222 nuove istanze presentate. Ma, in tale direzione, a seguito della proroga concessa dalla struttura commissariale per il sisma, si attende un’altra forte impennata di nuove pratiche in questo scorcio del 2023, visto che perverranno tutte le richieste finora non presentate. E questo comporterà anche un nuovo incremento anche dei carichi di lavoro a Palazzo Arengo. Nel frattempo, invece, si è significativamente ridotta la richiesta di certificazioni legate ad eventuali abusi edilizi (in totale sono state 153 nel 2022) senza le quali non è possibile presentare le pratiche per la ricostruzione.

Il punto sugli interventi attuati a favore delle imprese, in particolare le piccole e le medie, e la conferma dell’impegno a collaborare con il Governo per il rilancio dell’economia territoriale sono i temi al centro dell’incontro svoltosi a Roma nella la sede di Unioncamere, tra il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli, il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, il segretario generale, Giuseppe Tripoli, e il presidente della Camera di commercio delle Marche, Gino Sabatini. «Le Camere di commercio – ha sottolineato Castelli - sono le sentinelle del tessuto economico locale. Tanto più in questo momento cruciale per la programmazione delle ingenti risorse del Pnrr, comprese quelle del Piano nazionale complementare sisma. Parliamo di circa 1,8 miliardi di euro che possono dare respiro ai territori colpiti dal terremoto. Le richieste pervenute superano di gran lunga la dotazione messa a disposizione e, nel caso del bando rivolto alle imprese turistiche, la metà delle domande arriva da realtà operanti nei Comuni maggiormente colpiti».

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