Stadio alla ex Carbon, proposta
di un gruppo di imprenditori

Stadio alla ex Carbon, proposta di un gruppo di imprenditori
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Mercoledì 10 Settembre 2014, 16:12 - Ultimo aggiornamento: 16:40
ASCOLI - C' una proposta privata, sul tavolo del sindaco Castelli, per la possibile realizzazione del nuovo stadio all'interno dell'area ex Carbon. Una proposta presentata da tecnici in rappresentanza di imprenditori non ascolani. A confermarlo è lo stesso primo cittadino che, dopo un confronto, ha invitato i proponenti a mettersi in contatto direttamente con Restart. “L'ipotesi di un utilizzo dell'area ex Carbon per la realizzazione dello stadio - spiega Castelli - nasce, in realtà, da alcuni imprenditori di fuori provincia che hanno presentato una loro ipotesi progettuale in tal senso, rendendosi disponibili a finanziarla. Ho ascoltato la loro idea, ma poi li ho invitati a confrontarsi direttamente con la Restart, considerando che si tratta di una proposta privata relativa ad un'area privata. Semmai, il ruolo del Comune entrerebbe in ballo solo nel momento in cui Restart decidesse di modificare il proprio progetto in tal senso". Dunque, ci sono degli imprenditori che, pur essendo caduto nel vuoto l'avviso pubblico proposto dall’Arengo anche per poter usufruire delle procedure messe a disposizione dalle normative per gli impianti sportivi, si sono fatti avanti con un'idea di localizzazione di un nuovo stadio all'interno dell'area ex Carbon, così come confermato, tra le varie ipotesi, anche nella relazione programmatica dell’Amministrazione comunale. E da Restart, appresa la notizia, non si chiudono le porte all'ipotesi, pur ribadendo la prorità assoluta dello sblocco della bonifica. A commentare è l'azionista di riferimento, l'imprenditore Battista Faraotti. "Nulla in contrario sull'ipotesi - sottolinea - ma è chiaro che in questo momento occorre la massima concretezza e per noi, in questa fase, è prioritario lo sblocco della bonifica. Una bonifica che garantisca pienamente la salute pubblica, ma a costi ragionevoli e senza strumentalizzazioni. Per il resto, poi, si può discutere di tutto". "Posso anche essere favorevole all'ipotesi dello stadio nell'area ex Carbon - aggiunge l'imprenditore - ma bisogna verificare l'individuazione dei finanziamenti necessari. Per quanto mi riguarda, nell'area ex Carbon si potrebbe anche non realizzare alcun appartamento, ma purché si mantenga l'equilibrio economico-finanziario di tutta l'operazione...". Di fatto, però, non risulta essere ancora avvenuto alcun contatto tra gli imprenditori interessati a realizzare il nuovo stadio e i soci di Restart. Si tratta, dunque, di un'ipotesi tutt'altro che campata in aria, anche se occorrerebbe capire che incidenza avrebbe il discorso stadio sulla modifica del progetto originario e, quindi, sulla consistenza dell'intervento all'interno dell'intera area. Considerando anche la compatibilità eventuale della compresenza nel sito in questione del Polo scientifico e tecnologico per il quale la Regione ha promesso 20 milioni di euro attraverso i fondi europei. Si riuscirà a conciliare parte del progetto attuale con la possibile integrazione di uno stadio? Oppure una strada escluderà obbligatoriamente l'altra? E nel secondo caso, si riuscirebbe a far quadrare comunque i conti per chi ha acquisito l'area e si appresta ad investire nella bonifica?

“Quello stadio - spiega Castelli - nasce, in realtà, da alcuni imprenditori di fuori provincia che hanno presentato una loro ipotesi progettuale in tal senso, rendendosi disponibili a finanziarla. Ho ascoltato la loro idea, ma poi li ho invitati a confrontarsi direttamente con la Restart, considerando che si tratta di una proposta privata relativa ad un'area privata. Semmai, il ruolo del Comune entrerebbe in ballo solo nel momento in cui Restart decidesse di modificare il proprio progetto in tal senso".Dunque, ci sono degli imprenditori che, si sono fatti avanti con un'idea di localizzazione di un nuovo stadio all'interno dell'area ex Carbon.

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