Solo ad Ascoli già 800 positivi: contagiato un altro primario

Solo ad Ascoli già 800 positivi: contagiato un altro primario
Solo ad Ascoli già 800 positivi: contagiato un altro primario
di Mario Paci
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Giovedì 5 Novembre 2020, 05:15

ASCOLI -  I numeri sui contagi nel solo capoluogo di provincia iniziano ad essere ancora più allarmanti. In un paio di giorni si è passati da settecento a ottocento positivi solo sotto le cento torri. Praticamente quasi due ascolani su cento sono positivi al Coronavirus mentre in tutta la provincia più di 1.500 persone sono in isolamento domiciliare. Per rendersene conto basta fare un giro in città e negli uffici per notare serrande abbassate di esercenti contagiati e assenze per malattie negli uffici pubblici.

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Eppure nonostante questa drammatica situazione, si continua a fare finta di nulla e alcun provvedimento viene preso così come nelle scuole dove intere classi vengono decimate dal Coronavirus e i presidi sono schiacciati dalle proteste dei genitori e dai ritardi nelle comunicazioni dell’Asur.


E purtroppo nel novero di questo bollettino inquietante da ieri figura anche un primario di Area vasta risultato positivo al tampone mentre un altro è sospetto.

Il guaio è che il primario ha partecipato martedì a una riunione con tutti i colleghi e ora i partecipanti, compreso il direttore generale dell’Area vasta 5, Cesare Milani, incrociano le dita.


Nel frattempo i posti letto si stanno esaurendo a una velocità supersonica, A San Benedetto sono occupati 12 posti letto di terapia intensiva e 9 di sub intensiva come ad Ascoli. Dei trenta posti letti ricavati nel reperto di geriatria del Madonna del Soccorso, da ieri sera ne sono stati occupati una ventina e si prevede che entro 24, al massimo 48 ore saranno occupati tutti. C’è ancora l’alternativa dei posti letto alla Rsa di Ripatransone ed eventualmente di Acquasanta Terme ma se nessuno riuscirà a fermare l’ondata dei contagi dove saranno reperiti altri posti letto? Un problema che assilla la direzione generale alla continua ricerca di posti letto. Senza dimenticare i disagi degli anziani ospiti che dovranno lasciare il posto ai malati Covid. La conseguenza di questi affanni sono i rapporti sempre più turbolenti fra le Aree vaste. Il primario facente funzioni del pronto soccorso di Fermo, Antonio Ciucani, ad esempio accusa i colleghi ascolani di trasferire da loro pazienti Covid senza alcuna comunicazione, La realtà è che la coperta è corta ma qualcuno fa finta di non vedere accusando un’improvvisa miopia.


E mentre si sottace che nel piano iniziale della pandemia era prevista la trasformazione dell’ospedale di Camerino in struttura Covid ci si continua a lacerare in guerre intestine sulle strutture provinciali. «Comprendiamo il nervosismo di Piunti, vista la completa inadeguatezza del centrodestra regionale nel gestire l’emergenza Covid 19, ma i numeri oggi, purtroppo, ci danno ragione nella urgente necessità di individuare un ospedale dedicato per i ricoveri dei pazienti affetti da Covid» afferma Angelo Procaccini, consigliere comunale e segretario cittadino del Pd. «La precedente giunta individuò San Benedetto come ospedale dedicato e per questo il Madonna del Soccorso ha ottenuto finanziamenti per nuovi posti letto dal governo nazionale. Perché il sindaco Piunti non si è opposto allora? Perché non ha chiesto di rinunciare alle risorse economiche? Trasformare questa emergenza in una vicenda campanilistica non giova a nessuno, soprattutto ai cittadini, e anche per questo credo lungimirante la previsione di un terzo e nuovo ospedale che avrebbe alleggerito i nosocomi dei capoluoghi e potenziato il servizio sanitario sul territorio provinciale.Questa vicenda dimostra ancora una volta l’inadeguatezza di una destra che, pur di mantenere sciocche promesse elettorali, gioca pericolosamente sulla pelle dei cittadini.

Gli stessi operatori sanitari e gli amministratori locali sono altresì preoccupati delle notizie che vedrebbero alcune RSA del territorio essere dedicate per la gestione del Covid. Durante la prima ondata il territorio riuscì ad essere esente da contagi nelle Rsa. Ora invece con queste scelte della politica regionale si rischia di esporre ulteriori territori alla gestione Covid. Per la tutela di tutti i cittadini e dei lavoratori della sanità chiediamo scelte tempestive che invertano l’attuale gravissima situazione e il PD di Ascoli è a disposizione per sostenere, in un momento così complesso, l’azione di tutte le istituzioni!». Il Pd ascolano nelle prossime ore provvederà a convocare organi per analizzare la situazione e portare proposte in comune ed in regione. Magari concordandola con il Pd di San Benedetto che non ha nessuna intenzione di accettare una trasformazione dell’ospedale per il Covid.

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