ASCOLI - In previsione di un Natale avaro di manifestazioni e shopping il piatto della città inesorabilmente piange. E il timore della mancanza di incassi e dei tradizionali afflussi turistici a ridosso delle festività, notoriamente il periodo più proficuo per alzare le quotazioni economiche collettive, sta inducendo gli amministratori comunali a cercare nuove strade per rendere attrattivo e più vivido l’attuale centro storico.
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Una volta cancellata definitivamente l’ipotesi relativa al Villaggio delle Casette di piazza Arringo e alla Fiera di Natale, manifestazioni che per la loro tipologia non sembrano in alcun modo compatibili con le decisioni governative per fronteggiare l’epidemia, ecco che l’Arengo sta cercando di puntare tutto sui mercati ambulanti all’aperto, invece notoriamente consentiti.
Dopo il via libera, nei giorni scorsi, al ritorno dell’esposizione degli stand del mercatino antiquariato (per il quale sui social c’è stata polemica sull’opportunità di svolgersi nonostante l’emergenza), ecco che l’Amministrazione comunale sta pensando di investire sulle manifestazioni che vedono gli ambulanti protagonisti.
«Non sarà facile, perché il pericolo degli assembramenti è dietro l’angolo: vediamo magari di poter agire con la consegna delle letterine» aggiunge l’assessore, certa del fatto che i bambini debbano avere in qualche modo la loro festa, da sempre a loro dedicata. Il sindaco, invece, assieme all’assessore al commercio Nico Stallone, in queste ore sta tentando di mettere a punto un programma che consenta al mercato ambulante bisettimanale, che attualmente si svolge nelle mattine del sabato e del mercoledì in piazza Arringo e in piazza Roma, di poter rimanere in funzione anche nel pomeriggio e forse anche in un altro giorno della settimana. «Abbiamo capito che potrebbe essere un modo non solo per far lavorare di più i nostri ambulanti ma anche di ridare vivacità al centro storico e in questo modo farne beneficiare anche tutti gli altri negozi» ha anticipato il sindaco Marco Fioravanti, molto attento affinché il Natale degli ascolani risponda all’appello anche in questo così accidentato 2020, a partire dalle luminarie, per cui è stata stanziata la notevole somma di 30mila euro, utilizzando anche i soldi previsti inizialmente per gli eventi congelati. Un impegno volto ad aiutare le attività commerciali e la valorizzazione del territorio, oltre ad essere più vicini ai concittadini, in particolare i più piccoli.