Ascoli, il sindaco Fioravanti compie 40 anni: «Vorrei più serenità. Alla città regalerei la riapertura del ponte San Filippo»

Ascoli, il sindaco Fioravanti compie 40 anni: «Vorrei più serenità. Alla città regalerei la riapertura del ponte San Filippo»
Ascoli, il sindaco Fioravanti compie 40 anni: «Vorrei più serenità. Alla città regalerei la riapertura del ponte San Filippo»
di Luigi Miozzi
3 Minuti di Lettura
Sabato 18 Marzo 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 15:55

ASCOLI - Quando nel 2019 è stato eletto a sindaco, era il più giovane primo cittadino di Ascoli. Oggi Marco Fioravanti compie 40 anni, un traguardo importante che ha deciso di condividere questo pomeriggio alle 18 al polo di Sant’Agostino con i suoi concittadini e gli amici di sempre che in questi anni gli sono stati accanto. Ed è anche il momento per guardarsi indietro e fare un primo bilancio: i successi, le delusioni, l’impegno politico e anche la vita privata. 

 
Quale è il bilancio dopo i primi 40 anni?
«Sicuramente positivo. Sono molto contento di tutto quello che ho avuto e di questo, ringrazio Dio e la mia famiglia che mi è stata sempre vicina e mi ha supportato in tutto quello che ho fatto». 
In questi anni, soprattutto con il suo impegno politico, è stato spesso chiamato a fare delle scelte: rifarebbe tutto oppure c’è qualcosa che vorrebbe cambiare? 
«Sinceramente, rifarei tutto quello che ho fatto senza rimpianti. Perché anche le scelte sbagliate sono comunque state una opportunità di crescita». 
Quale è, se c’è, la nota stonata? 
«Sicuramente la parte negativa è la perdita di mio padre. È stato un mio punto di riferimento e purtroppo se ne è andato troppo presto. Non ho potuto condividere con lui la gioia per essere stato eletto sindaco». 
Si sente di dover essere grato a qualcuno? 
«A mia madre Lucia, che è la donna della mia vita. Eppoi, a mio fratello Andrea: ha quattro anni più di me e oltre ad essere il fratello maggiore su cui poter sempre contare, è stato un secondo padre e anche un amico. È a lui che mi sono appoggiato nei momenti difficili, è lui che mi ha consigliato e che ha anche corretto i miei errori. È per me una guida equilibrata e lucida, la persona migliore che è al mio fianco». 
Parliamo d’amore, per chi batte il cuore di Marco Fioravanti? 
«Non rispondo mai alle domande sulla mia vita privata, è l’unica cosa che intendo mantenere solo per me». 
Ha deciso di festeggiare i suoi 40 anni con una grande festa nel chiostro del Polo Sant’Agostino: perchè? 
«Personalmente mi definisco un sindaco del popolo; la fiducia e il consenso che mi hanno dato in questi anni i miei concittadini sono una cosa impagabile. Per questo motivo, per me è molto importante condividere questo momento importante con la gente». 
Non ha voluto regali se non una donazione all’Ail. Ma quale è il desiderio che vorrebbe si realizzasse, sia come amministratore che nella vita privata?
«Come sindaco, vorrei che i lavori di corso Trento e Trieste e del ponte di San Filippo finissero prima possibile. Sono due cantieri importanti che, però, inevitabilmente, stanno creando dei problemi ai cittadini. Da un punto di vista personale, vorrei maggiore serenità e tranquillità». 
Per i suoi prossimi 40 anni, invece, cosa si augura? 
«Non faccio mai programmi a lungo termine.

In politica, sono abituato ad andare avanti di sei mesi in sei mesi. Di certo vorrò continuare a donare agli altri perché mi arricchisce come persona. Sul piano personale, spero che un giorno possa andare a vivere in campagna». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA