ASCOLI - Rifiuti: Relluce, Geta o Fermo? Il rebus si infittisce con le posizioni dei sindaci della vallata del Tronto che sono alla ricerca di una soluzione meno invasiva sul territorio ma che non impatti sulle finanze comunali a causa dei trasporti. Il problema dei rifiuti è atavico e con la discarica di Relluce l’impatto ambientale sui paesi limitrofi - Castel di Lama e Appignano in primis - era fortissimo, sia in termini di cattivo odore, sia soprattutto per l’inquinamento prodotto da un conferimento eccessivo. L’impianto di Alto Bretta sembrava più performante e prometteva di mettere tutti d’accordo, fino a quando i vertici sono stati investiti da un’inchiesta giudiziaria in corso sullo smaltimento dei rifiuti che ha coinvolto anche alcuni esponenti politici di spicco.
Lo stallo
Le istituzioni sono ad un empasse e non si riesce ancora a fare la quadra.
È una soluzione momentanea, ma Relluce è esaurita. Per Castel di Lama deve rimanere chiusa, non vogliamo riavere i rifiuti in questa zona. Se pensiamo al primo piano d’ambito e al milione di tonnellate di rifiuti previsto nella riapertura di Relluce, abbiamo schivato un grosso pericolo: saremmo diventata la discarica del centro Italia. Come Movimento 5 Stelle ci prendiamo il merito di averlo scongiurato, avendo proposto la modifica di una capacità massima di 300mila tonnellate». La sindaca di Appignano, Sara Moreschini, rincara la dose: «Noi siamo per la soluzione Marche sud: trasportando i rifiuti a Fermo si evita la riapertura di Relluce che da anni ci crea problematiche tra frane e cattivi odori, che vogliamo risolvere. Con il comune di Castel di Lama abbiamo fatto ricorso per la vasca 7 per rifiuti non pericolosi autorizzata a Relluce».
La spaccatura
Ma non tutti sono d’accordo. Spiega il sindaco di Spinetoli, Alessandro Luciani: «La situazione va risolta di concerto, ma secondo me si dovrebbe intanto rientrare nell’ambito, e quindi bene Relluce e la vasca 7 per i prossimi due, tre anni. Poi occorre pensare a un progetto di lungo periodo, penso alla discrica Geta e alla vasca zero che permetta l’autonomia e di contenere i costi, che nel caso della Tari si riversano sui contribuenti».
Gli fa eco il sindaco di Castorano, Graziano Fanesi: «È un ragionamento aperto nell’Ata: dobbiamo incontrarci nei prossimi giorni, cercheremo una posizione condivisa, un equilibrio tra i costi di trasporto che nel caso di Fermo sono altissimi, ma permettono di evitare i rifiuti sul territorio, e Geta o Relluce, più vicine ma ad alto impatto ambientale. Non abbiamo una posizione specifica ma personalmente non vedo una quarta ipotesi. Il comune di Ascoli spingerà su Relluce ma bisogna rispettare i territori che finora hanno pagato di più. C’è bisogno di una sintesi che però in dieci anni nessuno è riuscito a fare».