Scuole, sedi temporanee: si comincia tutto da capo. Il termine per consegnare gli immobili slitta ancora

Scuola Malaspina
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di Luca Marcolini
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Giovedì 23 Febbraio 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:09

ASCOLI  - A.A.A. sedi scolastiche temporanee cercansi. Dopo il rallentamento per la tempistica di verifica da parte dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), ora l’Arengo riparte da una nuova procedura di dialogo competitivo con 3,9 milioni di euro disponibili per individuare altre soluzioni logistiche, oltre quelle finora recuperate all’interno degli attuali plessi scolastici, per poter trasferire studenti e attività didattiche al momento di apertura dei prossimi cantieri antisismici nelle scuole comunali. A cominciare dalla scuola primaria Malaspina (in cerca di una soluzione così come, in una fase successiva, anche per D’Azeglio, Don Bosco e San Filippo).

 

Si riparte, dunque, con un nuovo avviso, dopo il benestare arrivato proprio dall’Anac, per invitare i privati proprietari di immobili a fare un passo avanti rendendoli disponibili per almeno tre anni. Anche se, chiaramente, ora si sono ristretti i tempi per poter individuare e adeguare una sede temporanea prima della riapertura del nuovo anno scolastico, a settembre. Ed infatti, nella stessa procedura, l’Arengo indica, come termine per la consegna di un eventuale immobile adeguato, il primo settembre 2023, ma prevedendo comunque anche un possibile slittamento fino al 31 dicembre (termine ultimo consentito). Potrebbe, quindi, slittare all’inizio del 2024, utilizzando anche la pausa per le festività natalizie per il trasloco, l’apertura del prossimo cantiere in previsione, nello specifico quello alla Malaspina. A differenza dei cantieri programmati per l’estate per le scuole Cagnucci e Tofare che hanno già una soluzione temporanea. 
 
La ricerca dell’Arengo di immobili da trasformare temporaneamente, ovvero per almeno tre anni, in sedi scolastiche provvisorie, riprende ora il percorso con un nuovo avviso per la procedura di dialogo competitivo, dopo quella precedentemente annullata in attesa dell’ok definitivo da parte dell’Anac. Con una dotazione massima disponibile di 3,9 milioni di euro, Iva ed altre imposte escluse, pur riservandosi il Comune il diritto di modificare tale importo per individuare quello da porre a base d’asta. 

La nuova procedura di dialogo competitivo si articolerà in tre distinte fasi: la prima è volta a qualificare i candidati interessati a partecipare ed in possesso dei requisiti minimi richiesti; la seconda fase è relativa al dialogo con i candidati ammessi che saranno invitati a formulare, tramite un apposito invito al dialogo, una proposta progettuale che individui, definisca ed illustri gli immobili e le soluzioni progettuali ritenuti più idonei a soddisfare il fabbisogno dimensionale e funzionale dell’amministrazione comunale; infine, l’ultima, di competizione vera e propria, sarà finalizzata alla richiesta e alla valutazione delle offerte finali delle soluzioni ammesse e, quindi, all’individuazione del contraente con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa (rapporto qualità-prezzo). 

A causa dello slittamento dei tempi dovuto all’allungamento delle procedure per consentire la verifica dell’Anac, l’Arengo ha deciso di inserire una proroga sui tempi di consegna degli eventuali immobili individuati, considerando anche il periodo necessario per adeguare gli stessi con interventi specifici in base alle necessità logistiche legate all’attività scolastica. In tal senso, si è prevista la consegna dell’immobile o degli immobili, adeguati alla luce delle soluzioni progettuali proposte in sede di offerta, a far data dal 1 settembre, stabilendo che, su richiesta motivata dell’aggiudicatario, il termine di consegna potrà essere posticipato, ma comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2023. Il canone che l’Arengo andrà a pagare per l’utilizzo degli eventuali immobili individuati, sarà comprensivo della componente economica destinata all’adeguamento edile ed impiantistico dell’edificio e commisurato al carattere temporaneo nonché alla reversibilità delle opere stesse, al netto delle spese per le utenze e per la manutenzione ordinaria. 
 

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