Monte Piselli, chiusura con il botto: «Cinquemila presenze in ogni weekend»

Monte Piselli, chiusura con il botto: «Cinquemila presenze in ogni weekend». Nella foto lo sci a Monte Piselli
Monte Piselli, chiusura con il botto: «Cinquemila presenze in ogni weekend». Nella foto lo sci a Monte Piselli
di Marco Vannozzi
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Lunedì 20 Marzo 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 15:32

ASCOLI - Ultimo weekend sulla neve poi si chiude. A Monte Piselli le calde giornate dell’ultimo periodo e i venti forti portano alla chiusura dell’impianto e della pista. «La scarsa quantità di neve non ci consente di lavorare e mettere in sicurezza. Tutto resta in ordine in caso di un’eventuale prossima nevicata». Così afferma il presidente del Cotuge, Enzo Lori. Ma la stagione non si chiude affatto. «Il rifugio rimarrà aperto, sono in svolgimento ancora tante attività: ci sono diversi scialpinisti, passeggiatori e ciaspolatori che possono godersi pista e fuori pista. 

 
I servizi


La stazione turistica ha da tempo esteso i propri servizi anche con noleggio di bici e le guide escursionistiche anche nel resto dell’anno», aggiunge Lori.

E nonostante un ritardo nella partenza a causa della carenza di neve, la stagione può dirsi più che buona. «Il primo innevamento c’è stato il 17 dicembre. L’apertura degli impianti c’è stata il 19 gennaio. I bilanci finali li potremo tracciare a fine mese, ma al momento possiamo dirci più che soddisfatti – prosegue il presidente -. Nei fine settimana abbiamo raggiunto picchi di oltre 5 mila presenze». La neve è stata attesa da tutti dopo un Natale verde. E quest’anno il bacino di turisti si è parecchio esteso. 


Il meteo favorevole 


E il meteo ha fatto la sua parte: grazie ad alcune correnti, stavolta sui Monti Gemelli c’è stata più neve rispetto a tante zone dell’entroterra dei Sibillini. «Siamo stati felici di accogliere moltissimi turisti non solo da Ascolano e Teramano, ma anche dalle province vicine, da Ancona e soprattutto dalla costa. Tutto questo è stato possibile grazie agli operatori e alla promozione turistica. Il gestore ha svolto un ottimo lavoro», sottolinea Lori. E intanto si pensa al futuro grazie anche ai 12 milioni di euro (9 milioni fondi Cis stanziati dalle Regioni Marche e Abruzzo e 3 dal commissario straordinario alla ricostruzione) per il potenziamento della stazione e la mobilità all’interno del comprensorio con la realizzazione completa del nuovo impianto di risalita e di collegamento con San Giacomo. Gli investimenti si concretizzeranno nei prossimi mesi. La vita tecnica della seggiovia è garantita fino al marzo del 2024: l’intenzione è riuscire ad iniziare i lavori al più presto, entro la primavera di quello stesso anno. 


L’obiettivo


L’obiettivo finale del Cotuge resta ben chiaro: offrire valide alternative non solo nel periodo invernale ma anche durante gli altri mesi dell’anno. «Quest’anno la neve è arrivata quando ormai quasi non ci speravamo più – spiega Daniela Santoni, membro del consiglio di amministrazione . La nostra mission è garantire una fruibilità del comprensorio a 360 gradi e non per soli pochi mesi all’anno. Proprio in questa direzione vanno i nostri progetti futuri. Il consiglio d’amministrazione sta lavorando alacremente, sotto l’egida del presidente Lori, per dare concretezza e attuazione alle risorse intercettate. Il consorzio è un ente pubblico e come tale si comporta: ringrazio soprattutto i funzionari e i tecnici amministrativi che operano e danno un grande supporto per rispettare tutti gli impegni».


L’assemblea


Nel frattempo giovedì scorso si è svolta l’assemblea dei soci del consorzio: in agenda questioni tecniche, come la nomina del nuovo segretario e la modifica dello statuto per rendere più reperibile questa figura, inserendo anche i dirigenti del settore tecnico, in modo da avere una platea più ampia a cui poter attingere. L’orizzonte del Cotuge si fa più ampio. A breve saranno presentate le prossime attività con un’idea ben precisa e una sostanziale differenza rispetto alle stazioni turistiche vicine: «La visione culturale dovrà essere in primo piano», conclude Lori. 
 

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