Ascoli, emergono 63 scheletri
durante i lavori in piazza Ventidio Basso

Ascoli, emergono 63 scheletri durante i lavori in piazza Ventidio Basso
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Mercoledì 16 Settembre 2015, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 11:00
ASCOLI - Al termine di un'intensa campagna di scavo sono giunti a compimento le indagini stratigrafiche in piazza Ventidio Basso ad Ascoli.

Gli archeologi hanno avuto la possibilità di esplorare il terreno intorno alla chiesa dei santi Vincenzo e Anastasio in seguito al rinvenimento di un'area cimiteriale tornata alla luce nel corso dei lavori di riqualificazione. Gli scavi condotti dall'archeologo Luca Speranza di ArcheoLogic snc hanno consentito di individuare complessivamente ben 63 sepolture 23 delle quali sono state poi indagate con conseguente rimozione dei resti umani ad opera di Eleonora Ferranti, antropologa. E' possibile individuare almeno tre fasi di deposizione partendo dalla più tarda delle quali databile tra XIII e XIV sec., passando per quella altomedievale caratterizzata dalla presenza di tombe a cassa lapidea coperte con lastre di travertino e databile ai secc. VII-VIII arrivando fino alla fase più antica antecedente al VII sec. In parole povere il cimitero è stato usato in maniera continuativa per circa 700 anni. Sfortunatamente nessuna di queste tombe ha restituito oggetti di corredo. L'ultimo sepolcro aperto nei giorni scorsi ha permesso di riportare alla luce gli scheletri di due individui disposti uno sull'altro e con tutta probabilità collocati contemporaneamente nell'avello: il corpo superiore apparteneva ad un bambino di circa 10 anni posizionato sopra una donna di età avanzata. Ora che lo scavo è terminato l'area verrà sottoposta ad un vero e proprio restyling che permetterà in maniera permanente di sbirciare nel sottosuolo di questo angolo della città.
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