Migliora il ragazzino ricoverato al Salesi, ipotesi problemi legati al vaccino. Ma il primario Renzi: «Non c'è un nesso scientifico»

L'ospedale Mazzoni
L'ospedale Mazzoni
di Nino Orrea
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Domenica 12 Settembre 2021, 05:40

ASCOLI - Migliorano le condizioni del quattordicenne ascolano, trasferito nei giorni scorsi all’ospedale Salesi di Ancona dai medici del Pronto soccorso del Mazzoni. Subito si sono sparse voci e illazioni sul fatto che il malessere del ragazzino fosse una conseguenza della vaccinazione contro il Covid-19 a cui il giovane si era sottoposto nei giorni precedenti. Voci e illazioni che hanno allarmato la comunità, ma che sono state decisamente smentite, ieri, dal direttore dell’Uoc del Pronto soccorso e della Medicina d’urgenza, Gianfilippo Renzi. 

 

«Non ci sono, al momento – ha detto il primario – evidenze scientifiche che dimostrino un nesso tra la vaccinazione anti Covid e il malessere del paziente. Si tratta di una patologia che poteva insorgere anche mesi fa o che sarebbe potuta sopraggiungere anche in un futuro non si sa quanto prossimo. Pertanto, parlare di connessione tra il vaccino e la patologia del ragazzo è errato e fuorviante. Al riguardo, lo ripeto perché sia ben chiaro, la scienza non ci dice nulla in proposito e fino a quando non ci sono evidenze scientifiche, che davvero hanno valore, le voci circolate nelle scorse ore sono infondate». Parole chiare quelle di Gianfilippo Renzi e che dovrebbero, si spera, mettere a tacere le voci circolate nelle ultime ore circa un nesso tra il malessere del giovane e la vaccinazione anti Covid, perché la vicenda potrebbe assumere i contorni di un allarmismo infondato. 

Ieri mattina, al Mazzoni, si sono recate due persone che presentavano sintomi del Covid. Entrambi sono stati subito visitati e uno dei due è stato trasferito al reparto di Terapia intensiva del Madonna del Soccorso di San Benedetto. Entrambe non erano vaccinate. E a proposito di vaccini e vaccinazioni, le notizie che arrivano dal Distretto di Ascoli sono un po’ come una fotografia in bianco e nero. 

Negli ultimi giorni, la media di vaccini somministrati in ciascun punto vaccinale dell’Area vasta 5 (Ascoli e San Benedetto) è stata di 350 dosi al giorno, un terzo di quelle inoculate nei mesi passati. Un fenomeno, come spiega la direttrice del Distretto di Ascoli, Giovanna Picciotti «dovuto al fatto che tra la primavera e l’inizio dell’estate, abbiamo proceduto a vaccinare gran parte della popolazione. Oggi, la percentuale delle persone a cui è stato somministrato il vaccino anti Covid sfiora l’80%, con una percentuale di giovani vaccinati che è la più alta di tutta la regione. Purtroppo, e qui tocco un taso dolente, ci sono persone che ancora rifiutano la vaccinazione per diversi motivi. La nostra speranza è che costoro, in particolare i più anziani, sciolgano le riserve e si presentino presto nei nostri centri vaccinali, oppure negli ambulatori dei medici di Medicina generale. Ricordo, che è stato messo a disposizione un camper per evitare gli spostamenti delle persone più anziane che risiedono nelle località montane». Domani è previsto l’arrivo in Area Vasta 5, dei kit per il testi salivari molecolari.
 

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