ASCOLI - Le città medie del centro Italia, spesso trascurate, bistrattate o ignorate, provano a fare squadra e costruire una strategia congiunta per intercettare la grande mole di finanziamenti targati Pnrr e spingere in maniera univoca sul potenziamento delle infrastrutture in primis, ma anche su un riposizionamento turistico del cuore del Paese.
L’unione
Il trampolino di lancio è rappresentato dall’idea del sindaco Marco Fioravanti, di chiamare a raccolta, per lanciare il guanto di sfida e la corsa contro il tempo, gli altri tre colleghi di altrettante città medie: il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, quello di Rieti Daniele Sinibaldi e quello di Terni Leonardo Latini.
«Quella visione – ha aggiunto - che è mancata finora all’Italia. E adesso bisogna cercare di mettere in rete le differenze territoriali come valore per realizzare un progetto comune, perché se l’Italia perde la sua colonna vertebrale non si regge più. Unirsi è necessario per arrivare ad obiettivi importanti come le infrastrutture. Lavorando, ad esempio, su progetto integrato per i collegamenti, inclusa la Ferrovia dei due mari, così come per la Salaria. La vera ricchezza sta nelle città medie – ha concluso - dove la qualità della vita passa attraverso il ritmo lento». Gli altri tre sindaci presenti hanno subito raccolto quella che loro stessi hanno definito «un’intuizione del sindaco di Ascoli».
Il primo cittadino dell’Aquila, Biondi, ha evidenziato come finora le città medie «siano state trascurate senza capire che sono proprio queste città a poter svolgere un importante ruolo di cerniera, abbandonando il metodo finora adottato di affidare la distribuzione di servizi e spese ad algoritmi». E’ stata rimarcata anche l’importanza del fondo complementare del Pnrr da 1,8 miliardi. Il sindaco di Rieti, Sinibaldi, ha sottolineato la necessità di puntare «su un’Italia di prossimità, costruendo una strategia comune sia per le infrastrutture che per il turismo». Infine, il sindaco di Terni Latini ha definito l’incontro di ieri «la posa di una prima pietra per un progetto comune».
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