E' in arrivo una stangata sui rifiuti. Rimpallo di responsabilità tra gli amministratori

La discarica di Relluce
La discarica di Relluce
di Marco Vannozzi
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Domenica 27 Febbraio 2022, 08:00

ASCOLI - Assemblea dell’Ata infuocata: venerdì i sindaci si sono riuniti per dire sì alla proposta per accedere ai fondi del Pnrr per la rivoluzione verde e la transizione ecologica. Ma gli animi si surriscaldano nel finale. Il terzo punto all’ordine del giorno riguarda l’istanza di riesame, avanzata dai due gestori principali, per il riequilibrio economico dell’impianto di trattamento meccanico biologico di Relluce (Tmb). 

 

«Una volta approvati i progetti del Pnrr ci è stata comunicata la lieta novella: nel 2022 probabilmente i costi di trattamento dei rifiuti al Tmb saliranno da 30,46 euro/tonn a 47,30 euro/tonn». Così afferma il sindaco di Castel di Lama, Mauro Bochicchio. Gli aumenti si farebbero sentire nelle tasche dei cittadini, con incrementi della Tari. «Una bella mazzata: il conto sarebbe poi più salato per i comuni rivieraschi dove si riesce a fare meno differenziata soprattutto d’estate», aggiunge. Il tema degli aumenti delle tariffe è sotto la lente del primo cittadino lamense. «Nel 2009 il costo per il conferimento era di 22 euro. Ora salirebbe a 47: non sarebbe un aumento giustificato dall’inflazione e nemmeno dai maggiori costi per l’energia – sostiene -. Oltretutto di una medesima portata anche l’aumento per quanto concerne i costi di trattamento dell’umido e del verde: in cinque anni è salito da 65 euro/tonn a 110 euro/tonnellata. Assieme a Sara Moreschini abbiamo cercato portare in discussione un argomento che tocca le tasche di tutti. Purtroppo non ce lo hanno permesso». Il dito di Bochicchio è puntato soprattutto verso il vicesindaco di Ascoli, Gianni Silvestri. 

«Il primo che si è opposto è stato lui.

A ruota altri colleghi che con motivazioni diverse hanno fatto di tutto affinché il documento non fosse discusso. È incomprensibile che non si voglia affrontare questa tematica. Bisogna avere il coraggio di parlare. Perché questi aumenti? Qual è la modalità con cui è stabilita la tariffazione?», domanda. Il punto all’ordine del giorno necessita di valutazione e approfondimenti dal punto di vista tecnico, ma Bochicchio teme verrà presto validato. «Da diversi anni ormai i gestori chiedono di rivedere il piano», precisa. Altri sindaci prendono la parola in assemblea. «Mi chiedo a che titolo Picenambiente gestisca il Tmb. Non sarebbe opportuna una gara d’appalto? Potremmo avere prezzi inferiori», dichiara Sara Moreschini, sindaco di Appignano. Mentre il vicesindaco di Cupra, Lucio Spina, pone un dubbio.

«Secondo la relazione dei gestori ci sono minori guadagni dovuti alla drastica riduzione dell’indifferenziato lavorato. Non si riesce a comprendere. Prima chiediamo di fare la raccolta differenziata e poi come giustifichiamo l’aumento? Allora dovrei dire ai miei cittadini: non differenziate, portate tutto al Tmb. Chiediamo maggiori approfondimenti ai gestori». E sul finire ecco un deciso intervento del presidente della Provincia: Sergio Loggi chiama tutti alla responsabilità: «Da tre anni non riusciamo a gestire questa situazione dei rifiuti. Il problema è uno: a luglio dove porteremo l’immondizia? Ci sto mettendo la faccia. Il mio obiettivo è tutelare la parte pubblica. Quando votiamo, facciamolo con coscienza».

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