Ricostruzione post terremoto ancora a rilento: 70 opere sono senza risposta

Ricostruzione post terremoto ancora a rilento: 70 opere sono senza risposta
Ricostruzione post terremoto ancora a rilento: 70 opere sono senza risposta
di Luca Marcolini
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Martedì 7 Giugno 2022, 08:13

ASCOLI  - Su una ricostruzione post terremoto che paga lo scotto di una partenza al rallentatore, una continua serie di modifiche alle procedure e poi la frenata dovuta all’incredibile impennata dei prezzi per i materiali, arrivano anche le parole del presidente della Regione, Francesco Acquaroli, a riaccendere i riflettori, in particolare sulla ricostruzione pubblica e sull’ipotesi di una «marginalizzazione della Regione stessa». Parole che confermano come «dall’ottimismo si stia ora passando alla preoccupazione». 


Il timore di procedure e cantieri a rilento interessa anche il territorio ascolano duramente colpito dal terremoto, considerando che per tante opere si è ancora in attesa di uno sblocco dei potenziali finanziamenti.

Se sulle scuole, infatti, due cantieri sono già partiti e altri 10 stanno completando le procedure progettuali per andare verso le gare di appalto, su altri immobili importanti, come ad esempio Palazzo dei Capitani e Palazzo Arengo, l’amministrazione comunale aspetta un ok per lo sblocco dei relativi contributi post sisma, sulla scorta di 70 schede di interventi presentate complessivamente.

«Sul fronte delle scuole comunali, che sono la nostra priorità – sottolinea il sindaco Marco Fioravanti – abbiamo già avviato tutte le procedure, con i primi cantieri partiti e lo sblocco delle progettazioni. Per il resto, proprio in una fase ulteriormente complicata dagli incrementi dei prezzi è importante questa unione dal punto di vista istituzionale per non perdere tempo e continuare a garantire una spinta alla ricostruzione pubblica e privata». 


Per quanto riguarda complessivamente le opere post sisma da realizzare nel Piceno, sul fronte della ricostruzione pubblica, ammontano a circa 222 milioni di euro. Ma la maggior parte dei cantieri è ancora da sbloccare. Per quanto riguarda Ascoli città, sul fronte delle scuole comunali sono già stati stanziati finanziamenti per circa 35 milioni di euro da utilizzare per la messa in sicurezza sismica di 11 sedi scolastiche e una palestra. Due cantieri sono già partiti, per altre sedi sono pronti i progetti e per altre sono in fase di elaborazione. E ci sono anche da considerare altri finanziamenti milionari già stanziati per le scuole superiori, di competenza della Provincia oltre a stanziamenti per le sedi universitarie. Altri interventi di ricostruzione pubblica con dotazione finanziaria già assegnata c’è, con 4 milioni di euro, il possibile recupero dell’ex distretto militare che dovrebbe andare ad ospitare tutti gli uffici decentrati dell’Arengo. 


In tal senso si sta concludendo la fase progettuale, così come interventi per l’edilizia residenziale all’ex caserma Vellei (671mila euro), all’ex scuola di Campolungo (525mila euro), all’ex scuola di San Martino di Lisciano (335mila euro), al condominio di via Abruzzo, ma anche a Pennile di Sotto (273mila euro) e a Villa Rendina (662mila euro). Inoltre, c’è anche un milione di euro per Palazzo Ramazzotti, di proprietà della Provincia, che ospita i servizi Genio civile e viabilità. Inoltre è stata già completata l’elisuperficie. Ci sono poi, soldi assegnati per le caserme della guardia di finanza con 2 milioni di euro e di quella dei carabinieri con circa 3 milioni di euro e gli alloggi popolari dell’Erap a Monticelli e in via Spontini (per circa 6 milioni). Ci sono poi i finanziamenti previsti per 18 chiese ad Ascoli, oltre a molte altre in provincia, con interventi che però non sono ancora cantierabili. 


L’Arengo, dopo aver presentato a suo tempo l’elenco delle richieste, è ancora in attesa, invece, di risposte riguardo lo sblocco di finanziamenti per ulteriori 70 interventi di ricostruzione pubblica post terremoto. E tra questi figurano edifici importanti come Palazzo dei Capitani (sede tra l’altro del consiglio comunale), ma anche lo stesso Palazzo Arengo (inclusa la palazzina ex Tributi-Ragioneria), così come la sala Docens nel palazzo ex Enal in piazza Roma e il rifacimento della curva sud allo stadio Del Duca (per un importo previsto di 6 milioni di euro) e tanti altri ancora. E per alcune di queste opere l’Arengo ha inoltrato richiesta di finanziamenti anche attraverso il fondo del Pnrr. 

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