ASCOLI - Riflettori ancora puntati sul problema casa e, in particolare, sulle difficoltà di numerose famiglie ascolane a poter sostenere canoni di affitto in una fase delicata. In tale direzione, arriva ora una risposta per tamponare le criticità di molte situazioni familiari dopo l’ulteriore avviso messo a punto dall’Arengo.
Su input del sindaco Marco Fioravanti e dell’assessore Massimiliano Brugni, si avvia l’erogazione di contributi per la cifra record di 511mila euro alle 440 famiglie residenti in città che hanno presentato, a seguito dello specifico bando, richiesta per ottenere aiuti per pagare l’affitto. Nel frattempo, sono 652 i nuclei familiari ascolani che hanno diritto ai Cas e che sono in attesa del versamento delle somme dovute da parte della Protezione civile. Sempre sui Cas, arrivano novità dal commissario per la ricostruzione Guido Castelli, dopo l’incontro di ieri con la cabina di coordinamento, tra cui la possibilità di presentare ancora le domande (per chi ne aveva già diritto).
Con una somma aumentata fino a 511mila euro, tra fondi regionali e 80mila euro messi in campo dall’Arengo, si avvia ora la fase di erogazione dei contributi sugli affitti richiesti da 440 famiglie con reddito Isee non superiore a 6.085,43 euro per una graduatoria e non superiore a 12.170,86 euro per l’altra. Con questo stanziamento record di oltre mezzo milione verranno accontentate tutte le famiglie ammesse in entrambe le graduatorie. «Stavolta – spiega Brugni – siamo arrivati ad erogare una somma mai stanziata prima per aiutare le famiglie a pagare i canoni di affitto. Un aiuto che, come ribadito anche dal sindaco, è prioritario a fronte di un problema casa molto rilevante, con la carenza di abitazioni a basso reddito e per evitare numerose procedure di sfratto. Continuiamo sulla strada intrapresa per arginare una crisi economica che si prolunga da tempo». Quindi, con le graduatorie definite dagli uffici comunali alle politiche sociali, si avvia ora la fase delle erogazioni.
Riguardo ai Cas, l’Arengo avvisa che «quando la Protezione civile provvederà al versamento delle risorse che non sono ancora pervenute, il Comune provvederà subito alla liquidazione».
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