Più controlli e requisiti più severi, crollano di un terzo gli assegni per il reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza cambia regole e diminuiscono le richieste
Il reddito di cittadinanza cambia regole e diminuiscono le richieste
di Luca Marcolini
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Domenica 21 Marzo 2021, 05:25

ASCOLI - Sono 1.537 in meno i nuclei familiari del Piceno che hanno percepito il reddito di cittadinanza lo scorso febbraio rispetto al mese precedente. Si è passati, infatti, dai 4.997 beneficiari del sostegno economico a gennaio, in provincia di Ascoli, ai 3.460 attuali.

Questo il dato che è stato elaborato, sulla base dei prospetti Inps, dal sindacalista Guido Bianchini della Uil di Ascoli che, nella sua analisi, evidenzia come, considerando che anche a febbraio si sono registrate delle nuove richieste per ottenere il sostegno, in realtà «tra gennaio e febbraio 2021, è stato revocato il beneficio a oltre 2.000 nuclei, con conseguente sospensione e azione di recupero del pregresso». Tutto questo tenendo conto che entro il 31 gennaio, per continuare a percepire il reddito di cittadinanza, era necessario presentare una dichiarazione sostitutiva unica per ottenere l’Isee 2021. 

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Uno scenario, dunque, che da una parte può essere letto in maniera positiva, se si considera che sono in calo le famiglie che hanno bisogno di questo supporto economico mensile per tirare avanti, mentre di contro emerge che – come evidenzia lo stesso Bianchini – il 33% delle revoche è dovuto al fatto che i percettori del beneficio avevano intestata un’autovettura, come è risultato dai controlli eseguiti attraverso l’Aci, e questo ha inciso sulla concessione del sussidio.

Mentre per il 20% dei casi si sono riscontrate – a seguito di verifiche - dichiarazioni non conformi riguardo al patrimonio mobiliare e per il 18% relative a redditi da attività lavorativa. E ci sono anche revoche per la mancata presentazione della dichiarazione sostitutiva unica.


Sono 3.460 i nuclei familiari in provincia che a febbraio hanno percepito il reddito di cittadinanza. E l’elaborazione di Bianchini mette in evidenza che il reddito medio mensile erogato a queste persone è di 486,72 euro (rispetto ad una media nazionale di 564,22 euro). Come detto, c’è stato comunque un calo, da gennaio a febbraio, di 1.537 percettori, passando da 4.997 a 3.460 beneficiari. «Tra gennaio e febbraio 2021, - afferma Bianchini - è stato revocato il beneficio a oltre 2.000 nuclei, con conseguente sospensione e azione di recupero del pregresso: la causa prevalente di revoca (33%) è stata la titolarità di autoveicoli o motoveicoli da parte di qualche componente del nucleo, chiaro effetto dei controlli generati grazie alla convenzione attivata da Inps con Aci. Altre cause di revoca sono state le dichiarazioni non conformi rispetto al patrimonio mobiliare (20%) e ai redditi da attività lavorativa (18%). Comunque, Questo calo dipende anche dall’aggiornamento della dichiarazione sostitutiva unica, indispensabile per poter proseguire con l’erogazione del beneficio, che può essere stata presentata in ritardo o aver provocato la decadenza del beneficio. Ma in caso di mancata presentazione si può rimediare, ad esempio rivolgendosi al patronato e Caaf della Uil di Ascoli, per la regolarizzazione, poiché il reddito di cittadinanza viene solo sospeso fino a quando non si rinnova l’Isee 2021».

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