Ascoli, un calo netto del 30%, mille redditi di cittadinanza in meno nel Piceno. Tre le cause: fine Covid, controlli e lavoro

Ascoli, un calo netto del 30%, mille redditi di cittadinanza in meno nel Piceno. Tre le cause: fine Covid, controlli e lavoro
Ascoli, un calo netto del 30%, mille redditi di cittadinanza in meno nel Piceno. Tre le cause: fine Covid, controlli e lavoro
di Luca Marcolini
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Venerdì 28 Ottobre 2022, 04:45

ASCOLI - Sono 1.072 in meno rispetto all’anno precedente, sul territorio provinciale, le persone che continueranno a beneficiare del reddito di cittadinanza. E traducendo l’impatto a livello di famiglie, saranno 354 nuclei familiari in meno ad avere il sostegno economico. Un calo, dunque, di quasi il 30%. Questo il dato che emerge dall’analisi dei dati Inps da parte del presidente del comitato provinciale Inail di Ascoli, Guido Bianchini.

Un approfondimento che vede complessivamente, con riferimento allo scorso mese di agosto, 3.438 beneficiari, nel Piceno, del reddito in questione, rispetto ai 4.510 del settembre 2021. Un calo dovuto sia a revoche che a benefici decaduti, magari perché qualcuno si è ricollocato o ha rinunciato per altri motivi. Calano, parallelamente, anche pensioni di cittadinanza, con 279 beneficiari dell’agosto scorso rispetto ai 348 del settembre 2021 (con un calo del 19,8%). In un momento in cui a livello nazionale si sta ragionando sul futuro di questa misura di sostegno alle persone senza lavoro, dunque, arriva un segnale dal territorio dal quale emerge che dopo la pandemia le richieste o, comunque, le erogazioni registrano un calo importante. 

«Riguardo allo scenario nella provincia – commenta Bianchini – le erogazioni del reddito di cittadinanza sono diminuite di circa il 30% rispetto all’anno precedente. Un dato significativo che, tra l’altro, per quanto riguarda l’importo medio mensile erogato nel Piceno, pari a 472,44 euro, risulta leggermente inferiore sia a quello medio regionale (di 40 centesimi superiore) che a quello nazionale (che risulta superiore di 77,10 euro.

Analizzando l’andamento delle erogazioni, si conferma la tendenza che dal 2019 ha visto ridursi costantemente il numero dei richiedenti, fino ad arrivare all’attuale dato del 2022 che scende ancora. Le richieste di sussidio sono sempre minori.

Una diminuzione dovuta forse in parte alla fine del periodo pandemico e un conseguente miglioramento della condizione economica e lavorativa, nonché da una percentuale di revoche a seguito di controlli oltreché alla decadenza del beneficio per variazioni dei parametri delle varie famiglie che percepivano il sussidio. Ora sarà il nuovo governo a scegliere la linea da adottare sul reddito di cittadinanza in prospettiva futura. Ovvero se rivederlo, eliminarlo o toglierlo a tutti coloro che rifiutano un lavoro. Secondo la Cei e la Caritas, il reddito di cittadinanza arriva solo al 44% di persone in povertà assoluta, ma forse eliminarlo peggiorerebbe la situazione. Certo non ha creato lavoro, ma dovrebbe essere rivisto». 

Per quanto riguarda le pensioni di cittadinanza, sempre con riferimento al Piceno, il dato dell’Inps analizzato da Bianchini vede anche in questo caso un calo rispetto all’anno precedente. Si è passati dalle 348 erogazioni del settembre 2021, per complessive 307 famiglie (quindi in gran parte composte da un solo anziano) alle 279 (per 249 nuclei familiari) del 2022 con un calo del 19,8%. 

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