Porta Solestà condanna il lancio della fiaccola: «Ci tuteleremo». Il magnifico messere: «Rievocazione minata»

Il magnifico messere Marco Fioravanti
Il magnifico messere Marco Fioravanti
di Marco Vannozzi
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Mercoledì 13 Luglio 2022, 03:45

ASCOLI - «Un gesto irresponsabile e infantile». Gli strascichi della Giostra della Quintana in onore della Madonna della Pace di sabato scorso si fanno ancora sentire. 

E il sestiere di Porta Solestà condanna così con fermezza quanto accaduto nel finale. Il comportamento di alcune persone sugli spalti è infatti finito sotto i riflettori: al termine dell’entusiasmante gara che ha visto trionfare il rossonero Massimo Gubbini sul solestante Luca Innocenzi, ecco il lancio di una torcia da un settore dello Squarcia. In seguito al fatto, si sono alzate subito vibranti reazioni da parte degli altri presenti, tanto che è stato necessario l’intervento delle Forze dell’ordine per riportare tutto alla calma. 

La nota ufficiale
 

E a pochi giorni dalla manifestazione, arriva la presa di posizione da parte del Comitato di Sestiere di Porta Solestà, attraverso una nota ufficiale firmata dal caposestiere Attilio Lattanzi. I gialloblù si dissociano da quanto successo nella serata di sabato. «Si condanna con forza quanto accaduto all’interno del campo Squarcia al termine della Giostra: il lancio di una fiaccola tra il pubblico. Un gesto irresponsabile, infantile e lontano da qualsiasi filosofia di sestiere e quintanara. In merito si puntualizza che il sestiere tutelerà la sua immagine in ogni sede nei confronti dell’autore del gesto, chiunque sia, con l’auspicio che venga individuato dalle forze dell’ordine».

Il sestiere di Porta Solestà, inoltre, «tutelerà la sua immagine e i suoi interessi - prosegue il comunicato - contro tutti coloro che cercheranno di strumentalizzare quanto accaduto sugli spalti del campo Squarcia per diffamare Porta Solestà; alzerà ulteriormente l’attenzione nei confronti di chi pensa che basti indossare un fazzoletto per dirsi quintanaro (indipendentemente dai colori) e per giustificare azioni e gesti perseguibili penalmente e civilmente e che nulla hanno a che fare con la Quintana». 

La condanna

 «Condanniamo fermamente ogni gesto o coro di chi non tiene alla Quintana».

A stretto giro arrivano anche le parole del magnifico messere, il sindaco Marco Fioravanti, nel censurare i fatti successi al termine della Giostra in notturna in onore della Madonna della Pace. «Singoli episodi che si sono verificati in occasione della serata di sabato scorso vanno a minare l’immagine della Quintana. La manifestazione ascolana è oggi un modello in tutta Italia. Alcuni episodi non fanno altro che rovinare questo evento e squalificano la nostra rievocazione storica. Voglio ringraziare tutti i volontari e i capisestiere: lavorano ogni giorno per perché i sestieri diventino luoghi dove il bene comune è al centro insieme all’identità della città di Ascoli. C’è la massima collaborazione con tutti per continuare su questa strada che vede i sestieri come vere e proprie scuole di educazione di civica».

Sulla stessa lunghezza d’onda si era già espresso Massimo Massetti. Su queste colonne il presidente del consiglio degli anziani aveva criticato gli episodi accaduti nel finale della manifestazione. «Sono gesti da condannare. Si assiste di nuovo ad uno spettacolo non consono, nonostante il provvedimento del Daspo della scorsa edizione. Ricordo che la Quintana ha un aspetto sportivo ed esiste una normativa di riferimento. Il lavoro di tanti è sotto gli occhi di tutti. Invece questi fatti ci restituiscono un grosso rammarico» aveva dichiarato Massetti.

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