Prysmian, 113 famiglie davanti al destino
Questa mattina il vertice al ministero

Prysmian, 113 famiglie davanti al destino Questa mattina il vertice al ministero
3 Minuti di Lettura
Martedì 28 Aprile 2015, 19:41 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 13:21
ASCOLI - Si troveranno di nuovo faccia a faccia, sindacati e Prysmian nell’incontro in programma per questa mattina alle ore 11 al Mise. A poco più di un mese di distanza dal primo vertice del 26 Marzo, il Governo dovrà mediare una delle tantissime vertenze che affollano l'Unità di Gestione delle Crisi del Ministero dello Sviluppo Economico. Al tavolo potrebbe esserci il ministro Federica Guidi, dopo il passaggio di Claudio De Vincenti alla presidenza del Consiglio in qualità di sottosegretario. Durante il primo incontro fu proprio l'allora viceministro De Vincenti a chiedere all'azienda di precisare, in un futuro appuntamento "l'intera strategia del Gruppo in relazione a tutti gli insediamenti presenti nel nostro Paese". E questa strategia dovrebbe essere resa nota proprio oggi dal Gruppo Prysmian. Al tavolo probabilmente siederanno gli stessi attori del primo incontro: a rappresentare Prysmian potrebbe tornare l'amministratore delegato Hans Hoegstedt e il responsabile delle relazioni industriali del Gruppo Vittorio Biagioni. Dall'altra parte tutte le sigle sindacali a livello nazionale e territoriale, le Rsu e Confindustria Ascoli. "Sarebbe un delitto se il Governo non avesse trovato una strada percorribile per stoppare la chiusura dello stabilimento Prysmian di Ascoli Piceno; certificherebbe il suo fallimento in tema di sviluppo ed occupazione ed una resa incondizionata allo smantellamento industriale del Piceno". Così l'Ugl in una nota prova a spingere verso una soluzione positiva della vertenza. "Il conto economico del sito produttivo Prysmian di Ascoli,- prosegue il sindacato di via Vecchi - i 32 milioni di euro di soldi pubblici presi dalla multinazionale, la mobilitazione forte e determinata delle maestranze, la coesione del territorio, lasciano trasparire la possibilità di una soluzione non traumatica domani al Mise". E che coesione ci sia lo hanno testimoniato i numeri della fiaccolata di lunedì. Sindacati uniti, politica unita, lavoratori uniti. Non scoraggiati da una pioggia battente oltre 500 persone si sono strette attorno agli operai Prysmian e a tutto il territorio: operai dell'Haemonetics, della Novico della Plalam e anche il vescovo di Ascoli Monsignor Giovanni D'Ercole che dal suo arrivo in città non ha mai fatto mancare il sostegno ai lavoratori in difficoltà del territorio. "Ieri sera la marcia a sostegno dei lavoratori nel centro di Ascoli Piceno che restano disoccupati perché le aziende chiudono. Nel corteo silenzioso e dignitoso - ha detto monsignor D'Ercole - ogni tanto qualcuno gridava: "Lavoro! Lavoro!". Senza lavoro non c'è dignità. Sono famiglie che non sanno come andare avanti con mutui e figli da mantenere. Mi chiedo spesso che posso fare di più per loro. E mi sento disarmato, impotente. Conto però sull'aiuto di Dio. Ma al tempo stesso non posso non unirmi a chi esige dalle istituzioni che non facciano solo parole, bensì gesti concreti, decisioni operative perché senza lavoro non c'è libertà. Domani, (oggi ndr.) ci sarà un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, fin d'ora prego e sono certo che Iddio non può restare sordo al nostro grido di aiuto." Presenti alla fiaccolata anche tanti volti della politica locale: dal sindaco di Ascoli Guido Castelli al deputato Pd Luciano Agostini, all'assessore alle Politiche sociali Donatella Ferretti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA