Dalla Provincia niente sconti: «Sui debiti pure gli interessi, il bilancio è ancora precario».

La sede della Provincia di Ascoli
La sede della Provincia di Ascoli
di Luca Marcolini
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Mercoledì 1 Febbraio 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 12:49

ASCOLI - Palazzo San Filippo dice no, motivando la scelta, alla riduzione automatica, attraverso lo stralcio degli interessi, dei debiti dei cittadini di importo fino a mille euro per mancato pagamento di tributi e multe, iscritti a ruolo dal 2000 al 2015.

Una somma debitoria complessiva che, da verifiche effettuate degli uffici dell’ente, ammonta a circa 160mila euro e quindi, sulla carta, potrebbe riguardare, in base agli importi debitori individuali, da un minimo di 160 fino addirittura ad oltre 800 cittadini. Di questa somma, in caso di stralcio, si sarebbero automaticamente cancellati debiti per circa 73mila euro. Il consiglio provinciale di Ascoli, dunque, ha deciso di non applicare la misura disposta dal Governo, - che prevede l’applicazione a discrezione degli enti - per stralciare automaticamente parte delle somme che cittadini e contribuenti non hanno finora pagato.

Una scelta motivata dall’ente con il fatto di trovarsi a dover garantire comunque il necessario riequilibrio del bilancio e anche dalla possibilità dei contribuenti e cittadini debitori di poter ricorrere alla procedura agevolata – prevista per debiti iscritti a ruolo tra gennaio 2000 e giugno 2022 - che, comunque, prevede il pagamento ridotto delle somme iscritte a ruolo, escludendo interessi e sanzioni, per chi si impegni a versare anche in 18 rate quanto dovuto come somma a titolo di capitale (quindi l’importo iniziale da pagare) oltre al rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica. Le riduzioni, in questo caso, saranno dunque concesse solo a seguito di richiesta e solo a chi si impegni a saldare parte del debito, quindi garantendo alla Provincia un possibile recupero del credito pregresso. 

Da Palazzo San Filippo arriva il no del consiglio provinciale allo stralcio automatico degli interessi dalle somme fino a mille euro dovute per tributi (incluse sanzioni) e multe, non pagate dai cittadini e iscritte al ruolo nel periodo dal 2000 al 2015.

Un no che la Provincia motiva innanzitutto con la necessità per l’ente di garantire un riequilibrio del bilancio (che presenta già da tempo diverse criticità) attraverso la conferma come voce di entrata di quelle somme pregresse, oltreché alla possibilità di indurre i cittadini debitori ad ottenere una riduzione ma solo su esplicita richiesta, come previsto dalla procedura agevolata, e con l’impegno a saldare parte del dovuto (escludendo interessi e sanzioni) in forma rateizzata per recuperare anche delle spese sostenute per le procedure esecutive e di notifica. Quindi evitando una riduzione automatica di parte delle somme da incassare già dal prossimo 31 marzo.

In termini concreti, tutta la questione dello stralcio previsto dal Governo per debiti di importo residuo (ovvero fino a mille euro comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni), riguarda per la Provincia di Ascoli una somma complessiva (riscontrata per il periodo in questione dagli uffici provinciali preposti) pari a 160.137,01 euro. Di cui, con lo stralcio, si sarebbero andati automaticamente a cancellare 73.303,72 euro. L’ente, dunque, ha formalizzato entro ieri, termine ultimo previsto per la comunicazione all’Agenzia della riscossione, la propria scelta. 

A questo punto, come indicato anche nella delibera del consiglio provinciale per il diniego rispetto allo stralcio dei debiti pregressi in questione, la soluzione possibile per consentire ai cittadini di pagare somme arretrate ridotte per tributi o multe non pagati e iscritti a ruolo tra il 2000 e giugno 2022, resta quella della procedura agevolata. I debiti, per chi aderisce a questa procedura, potranno essere estinti senza corrispondere interessi e sanzioni e versando invece le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento.

L’importo dovuto potrà essere anche rateizzato in un massimo di 18 rate, con due rate da corrispondere nel 2023 e 4 rate da corrispondere ogni anno, a decorrere dal 2024. In questo modo la Provincia andrà anche ad annullare la cartella debitoria. 

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