ASCOLI - L’assemblea dei soci di Confindustria Ascoli ha approvato a maggioranza bulgara (tutti a favore salvo un astenuto per questione di opportunità di mandato) la divisione con Fermo e lo scioglimento di Confindustria Centro Adriatico che verrà ratificata nell’assemblea congiunta dei soci venerdì prossimo.
È la riprova di quanto la convivenza (forzata) con i fermani durante questi quattro anni sia stata piuttosto difficile. Una fusione a freddo che non ha superato, purtroppo, i campanili e che evidentemente non ha entusiasmato granchè.
Come avviene in tutte le separazioni (per fortuna consensuale e non giudiziale) ognuno riprenderà le sue cose a cominciare dai beni immobili. Resta in comune il conto corrente ma non ci dovrebbero problemi sulla ripartizione delle quote. Viceversa resta il rebus dei servizi. Ascoli e Fermo sono due realtà piccole e garantire servizi autonomi diventerà molto onerose.
La logica vuole, che almeno sotto questo punto di vista, si proceda insieme.