ASCOLI - «I membri del comitato di sestiere di Porta Tufilla non hanno dato le dimissioni né hanno cessato le funzioni in quanto “sospesi” e non “radiati”. Appena terminata la sanzione il comitato è ricostituito. Perché dunque elezioni?». Se lo chiede l’avvocato Giuseppe Falciani, sestierante rossonero.
«C’è un precedente tra l’altro: un caposestiere è stato sospeso, ma non fu commissariato il sestiere – aggiunge -. Esiste un difetto nella norma del regolamento: sono convinto che le elezioni si debbano indire solo quando il commissario prende atto delle dimissioni del comitato, oppure del caposestiere. Nel caso in esame ci sono solo provvedimenti di sospensione. Il commissario ha un lavoro a termine e tra meno di sette mesi il comitato torna regolarmente costituito perché cessano anche le sanzioni piùpesanti che sono state comminate dal consiglio degli anziani».
Secondo il legale, si pone a questo punto una problematica. «Il regolamento prevede l’obbligo da parte del commissario di indire nuove elezioni entro 120 giorni a partire dalla data del 5 agosto scorso. È una norma assurda: va a colpire situazioni non irreversibili. C’è un problema evidente di coordinamento. L’indicazione avrebbe dovuto specificare come il lavoro del commissario fosse a termine, dato che non vi sono stati provvedimenti di radiazione» spiega Falciani.
Le possibili elezioni potrebbero nascondere anche delle altre perplessità secondo il modo di vedere dell’avvocato Giuseppe Falciani. «Avverrebbero ad albi chiusi. Sarebbero una sorta di consultazione “mid-term” all’americana. Non è prevista la riapertura delle iscrizioni che si fanno in prossimità della naturale scadenza – afferma -. La questione bilancio? Il comitato propone. L’assemblea ha il compito di approvare, così come accaduto a Porta Tufilla. È stato anche presentato in Comune per ottenere il contributo. Qualcuno tra gli iscritti potrebbe impugnarlo, ma nessuno finora lo ha fatto».
La Quintana di Ascoli fa parlare di sé fuori dai confini.