Il Rotary restaura 5 capolavori della Pinacoteca civica di Ascoli. Spicca una Madonna seicentesca del Sassoferrato

La Pinacoteca di Ascoli
La Pinacoteca di Ascoli
di Luigi Miozzi
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 17:36

ASCOLI - Il Rotary di Ascoli adotta alcune opere d’arte della Pinacoteca civica. Il presidente del club, Alberto Forlini, in accordo con il consiglio direttivo, ha deciso di finanziare il recupero ed il restauro di cinque dipinti ospitati nelle sale della galleria di Palazzo Arengo. «La volontà di restaurare cinque gioielli della Pinacoteca - sottolinea Forlini - rientra pienamente nei dettami di una delle cinque vie di impegno rotariano, ovvero quella dell’azione pubblico interesse che favorisce la realizzazione di progetti a favore della comunità tra i quali quelli del patrimonio artistico». 

 

Nei giorni scorsi, è stato avviato l’iter con l’amministrazione comunale per poter procedere all’intervento che, in accordo con il professor Stefano Papetti, curatore scientifico delle collezioni comunali, riguarderanno quattro opere ospitate nella sala del Pastorello e una nell’attigua sala Fior di vita al cui interno è contenuta la celebre “Passeggiata amorosa” di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Una scelta dettata anche dalla volontà di dare una certa omogeneità all’intervento che si andrà a realizzare. Tra le opere interessate dal restauro, ce ne è una particolarmente significativa di Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato: una Madonna orante del Seicento caratterizzata dalla scelta cromatica operata dall’artista e che sarà ancor più visibile a seguito dell’intervento di recupero. Ad essere restaurato, poi, sarà anche un bozzetto per la realizzazione di una pala da altare, anch’esso del ‘600, di Giovanni Peruzzini raffigurante un intervento di Sant’Emidio. Si procederà inoltre al recupero di due cornici di epoca barocca una contenente un dipinto su rame attribuito Niccolò Berrettoni. L’azione promossa dal Rotary di Ascoli sarà anche l’occasione per poter esaminare uno dei dipinti frutto del lascito di opere d’arte alla Pinacoteca di Ascoli disposto all’inizio del 1900 dal chirurgo Antonio Ceci, quello realizzato dall’artista ottocentesco Domenico Morelli raffigurante l’interno di una abitazione rustica. 

«Non è la prima volta che il Rotary di Ascoli finanzia il recupero di monumenti e di opere artistiche presenti in città - ricorda il presidente Forlini -.

Già nel 1992 venne effettuato il restyling della Fontana dei Cani in corso Mazzini mentre nel 2005 venne favorito il restauro di Porta Tufilla. Nel 2017, inoltre, il club di Ascoli ha promosso il restauro della “Madonna del latte con Santo”, un affresco trecentesco rinvenuto nel foyer del teatro Filarmonici durante i lavori di riqualificazione dell’edificio. Dobbiamo poi ricordare anche quanto fatto dal Rotaract di Ascoli, il club che riunisce i giovani del Rotary, che nel 1985 aveva curato il restauro della Madonna del Paci presente all’interno dell’edicola della chiesa di San Francesco in piazza del Popolo». 

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