La Pinacoteca di Ascoli eletta miglior museo pubblico d'Italia del 2022. Riconosciuto il lavoro del direttore Papetti

La Pinacoteca di Ascoli
La Pinacoteca di Ascoli
di Filippo Ferretti
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Domenica 8 Gennaio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 08:58

ASCOLI - La Pinacoteca è stata premiata come miglior museo pubblico del 2022 dalla giuria di esperti nell’edizione di gennaio del mensile “Il giornale dell’arte” che come ogni anno ha stilato la classifica del meglio e del peggio dell’anno appena trascorso, in fatto di luoghi d’arte e di cultura, dell’architettura e della vita creativa nazionale.

L’entusiasmante riconoscimento, conferito dalla critica d’arte Anna Lo Bianco, che per anni ha ricoperto il ruolo di direttore della Galleria nazionale di arte antica di Palazzo Barberini a Roma, ha riempito di gioia sia il direttore museale Stefano Papetti, sia il sindaco Marco Fioravanti.

Una grande soddisfazione per la città, perché si premia il lavoro svolto dall’Arengo con la scrupolosa attenzione del direttore museale che promuove dentro e fuori i confini locali il materiale artistico della Pinacoteca, istituita nell’agosto 1861 dagli artisti ascolani, Giorgio Paci e Giulio Gabrielli.

Una raccolta di oltre 800 oggetti esposti, tra cui il Piviale del XIII secolo, di manifattura inglese, donato nel 1288 al Duomo di Ascoli da Papa Niccolò IV, i dipinti di Carlo Crivelli, Cola dell’Amatrice, Guido Reni e Tiziano. Un patrimonio valorizzato dalla cooperative Integra e dal consorzio Il Picchio che si occupano della sua gestione.

A decretare l’importanza della galleria ascolana, che Vittorio Sgarbi ha definito «il più bel museo d’Italia», sono anche le richieste dei suoi capolavori da parte di luoghi d’arte nazionali ed internazionali. In merito ai prestiti, da pochi giorni il Secondo trittico di Valle Castellana di Carlo Crivelli ha lasciato la Pinacoteca per approdare a Roma, sede di una importante esposizione che si tiene alle Scuderie del Quirinale sino al 10 aprile.

La mostra a cui l’opera partecipa è “Arte liberata 1937-1947: Capolavori salvati dalla guerra” che ripercorre la storia dedicata alla difficile esperienza di tutela del patrimonio culturale durante il secondo conflitto mondiale. Un altro tassello che compone il mosaico di grande interesse che il mondo artistico nutre per le ricchezze custodite ad Ascoli. 

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