Dietrofront del Comune. Le scuole restano in centro, 6 riqualificate e 2 demolite e ricostruite ex novo

La scuola Cantalamessa ad Ascoli Piceno
La scuola Cantalamessa ad Ascoli Piceno
di Luca Marcolini
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Giovedì 18 Febbraio 2021, 04:10

ASCOLI - Scuole più sicure, antisismiche e riqualificate, ma non delocalizzate. Un cambio di rotta, rispetto alle ipotesi iniziali, con l’obiettivo, parallelo all’aspetto sicurezza, di non svuotare di servizi e funzionalità il centro storico e gli altri quartieri semplicemente per rincorrere l’ipotesi di nuovi contenitori decentrati e l’accorpamento di vari plessi scolastici.

Un servizio scolastico più sicuro, ma sempre capillarizzato sul territorio, al servizio delle famiglie.

 
La decisione
È una scelta netta, quella dell’Arengo, che inverte la direzione di marcia rispetto alle previsioni iniziali per la messa in sicurezza degli edifici comunali per i quali sono già stati stanziati finanziamenti post terremoto per 31 milioni di euro. La direzione che il sindaco Fioravanti in condivisione con le forze di maggioranza ha deciso di seguire è quella di intervenire, risultati delle vulnerabilità sismiche alla mano, su tutte e 8 le sedi scolastiche già individuate nella prima fase, per adeguarle sia dal punto di vista sismico che strutturale eccetto due casi, ovvero quelli degli edifici della media D’Azeglio e della primaria Don Bosco, per i quali si procederà con la demolizione e la ricostruzione ex novo, nello stesso posto. Senza nuovi poli scolastici e accorpamenti.


Il cambio di rotta
«Sul futuro delle nostre scuole – spiega il sindaco – abbiamo fatto una scelta politica importante: anziché creare nuovi poli scolastici, in altre zone decentrate della città, abbiamo deciso di mantenere gli edifici e le localizzazioni attuali. Cercando di recuperare gli immobili attuali per non indebolire dal punto di vista dei servizi il centro e le altre zone interessate. Quindi, gli istituti scolastici rimarranno lì dove sono, ma verranno riqualificati o, in due casi ricostruiti, e saranno tutti più sicuri dal punto di vista sismico». L’ipotesi iniziale dell’Arengo, a fronte anche di una proposta di project financing presentata nella precedente legislatura da alcune imprese, prevedeva l’adeguamento di 4 sedi scolastiche e la costruzione di 4 nuovi poli scolastici in altra sede, accorpando anche altri plessi. Poi, dopo lo stop ministeriale all’ipotesi del project financing, il sindaco Fioravanti ha deciso di prendere in mano la situazione - supportato dal coordinamento tecnico del dirigente Galanti che si occupa di tutte le procedure per le scuole – e accelerare sul discorso delle procedure ordinarie.

Fino alla decisione del cambio di rotta che vedrà, ora, il mantenimento delle scuole nelle attuali zone della città.


Gli interventi 
Con i 31 milioni di euro di finanziamenti già sbloccati, l’operazione “Scuole sicure” dell’Arengo prevede a questo punto 6 interventi di adeguamento sismico e riqualificazione degli edifici per la Malaspina (con fondi per 4,5 milioni di euro), in pieno centro, la Ceci a Borgo Solestà (fondi per 4,5 milioni), la Cantalamessa a Campo Parignano (3,2 milioni), la primaria di Monticelli (4,5 milioni), la materna di San Filippo (3,2 milioni di euro) e la primaria di Poggio di Bretta (1 milione di euro). Saranno, invece, demolite e ricostruite sul posto 2 sedi scolastiche: quella della media D’Azeglio, in centro, con finanziamenti disponibili pari a 6 milioni di euro e quella della scuola Don Bosco, in via Kennedy a Porta Maggiore, con 4,1 milioni a disposizione. Quindi, di fatto, ciascuna scuola resterà al proprio posto, ma sarà riqualificata o ricostruita nel pieno rispetto delle normative antisismiche. Viene a decadere, dunque, l’ipotesi iniziale che prevedeva anche accorpamenti di altri plessi scolastici cittadini all’interno dei previsti 4 nuovi poli in zone da individuare oltre a 4 sedi da adeguare.


Le procedure
Per quel che riguarda l’attuale stato di avanzamento delle procedure, con una forte accelerazione impressa negli ultimi mesi, l’Arengo è già venuto in possesso dei risultati di tutte le verifiche di vulnerabilità sismica e si stanno affidando gli incarichi per la progettazione di tutti gli interventi. Per quel che riguarda i primi cantieri che si avvieranno sul fronte scolastico, entro la fine dell’anno si dovrebbe partire coi lavori per l’adeguamento sismico della scuola media di Monticelli (per un importo di 5,1 milioni di euro) e anche con l’intervento per la scuola primaria di Poggio di Bretta.

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