Il Piceno frana, più di venti strade invase da fango e detriti. Cede un pezzo della carreggiata della Bonifica

La frana sulla strada Bonifica
La frana sulla strada Bonifica
di Luigi Miozzi
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Venerdì 19 Maggio 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 07:10

ASCOLI - Le frane e gli smottamenti sono la causa principale dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Piceno. Le situazioni più critiche sono state registrate soprattutto nell’entroterra e ancor di più nei territori al confine con il Fermano. Acqua e fango hanno invaso la strada a Comunanza nei pressi della frazione di Polverina così come smottamenti significativi si sono verificati lungo alcune strade di Montefiore, Carassai e Rotella oltre a quelli che si sono riversate lungo la strada nel comune di Castignano. Nel complesso frane e smottamenti sono più di una ven tina.

Foto Divena


I disagi


Frane importanti che hanno invaso le carreggiate hanno creato disagi alla circolazione stradale ma fortunatamente nessuna frazione o centro abitato è rimasto isolato.

Le squadre predisposte dall’amministrazione provinciale che ha fatto ricorso anche all’aiuto di privati, che erano state preallertate sin dal tardo pomeriggio di mercoledì, sono immediatamente entrate in azione insieme con quelle dei vigili del fuoco che hanno effettuato numerosi interventi in tutto il Piceno. Le ruspe hanno lavorato anche la notte per rimuovere i detriti dalle strade e ripristinare i collegamenti.

Foto Divena

A preoccupare maggiormente è l’abbassamento di alcune sedi stradali: lungo le strade provinciali di Monsampolo e di Ripaberarda è stato accertato il cedimento di qualche tombino o di un tratto della carreggiata e nei prossimi giorni verranno eseguite verifiche più approfondite per accertare l’effettiva gravità della situazione. I tecnici di Palazzo San Filippo effettueranno dei sopralluoghi per constatare se sia trattato di problema superficiale dovuto alla gran quantità d’acqua oppure determinato dal cedimento del terreno. Sebbene la perturbazione abbia nelle ultime ore concesso una tregua, il rischio di frane resta ancora alto. Le abbondanti precipitazioni hanno appesantito il terreno che con il passare dei giorni potrebbe smottare. Per questo il personale della Provincia, sulle strade di loro competenza, hanno provveduto a segnalare il pericolo per gli automobilisti raccomandando la massima attenzione. E ieri c’è stato un summit fra il prefetto e i sindaci.


I corsi d’acqua


Osservati speciali restano i corsi d’acqua, gli invasi e le dighe presenti sul territorio. Anche il Tronto, la cui portata è notevolmente aumentata negli ultimi giorni, viene monitorato costantemente anche perché, in via cautelare, nei giorni scorsi si era provveduto ad aprire la diga di Talvacchia per abbassare precauzionalmente il livello dell’invaso in previsione delle abbondanti piogge. La piena del fiume ha inghiottito una parte della strada provinciale Bonifica, al confine tra le province di Ascoli e Teramo, nei pressi di Pagliare. Per prevenire gli allagamenti, i tecnici della Provincia di Ascoli hanno provveduto ad attivare le pompe idrovore nei due sottopassaggi di Monsampolo e Monteprandone.

Un’azione che ha consentito di evitare che la gran quantità d’acqua potesse creare problemi ai territori circostanti. Dal pomeriggio di ieri, il meteo ha concesso una tregua e la situazione, al momento, non sta destando particolare preoccupazione. Ma l’allerta rimane comunque alta dal momento che le previsioni meteorologiche annunciano una nuova perturbazione che potrebbe portare nuove precipitazioni su tutto il Piceno. 
 

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