ASCOLI - L’Ascoli calcio rimarrà nella sede di corso Vittorio Emanuele fino al 30 giugno del 2024. L’amministrazione comunale di Ascoli ha deciso di mettere definitivamente fine alle controversie sulla proprietà dei quattro appartamenti che furono donati da Cino Del Duca e finiti al centro di un processo civile promosso dall’allora presidente Roberto Benigni e proseguito poi in giudizio dalla curatela fallimentare.
Due degli immobili rimangono di proprietà dell’amministrazione comunale mentre gli altri due dovranno essere messi all’asta per poi versare il ricavato nelle casse della curatela fallimentare che con quelle risorse potranno far fronte in parte ai creditori della società dichiata fallita dal tribunale di Ascoli il 17 dicembre del 2017.L’accordo, già anticipato su queste colonne, è stato formalizzato.
In attesa che vengano effettuate tutte le procedure necessarie per l’alienazione dei beni, la giunta al fine di evitare nuovi futuri contenziosi, ha deciso di concedere in comodato gratuito gli appartamenti all’Ascoli calcio di patron Pulcinelli fino al 30 giugno 2024, giorno in cui terminerà anche la convenzione per l’utilizzo dello stadio. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha provveduto ad inserire i due appartamementi della sede nel Piano delle alienazioni per il triennio 2021-2023 con un importo di 402mila euro sulla base della stima effettuata dal perito nominato dal giudice delegato del tribunale di Ascoli; un valore di poco superiore ai 384mila euro che era stato indicato dal servizio tecnico del patrimonio comunale. Inoltre, la giunta ha provveduto anche ad approvare in deroga al regolamento delle alienazioni attualmente in vigore, le modalità di vendita dei due appartamenti. È stato così stabilito che gli appartamenti verranno messi all’asta e, qualora le due convocazioni dovessero andare deserte, i due appartamenti rimarranno di proprietà dell’Arengo che però dovrà versare ai curatori fallimentare il corrispettivo dell’importo indicato a base d’asta decurtato del quaranta per cento.
Pertanto, l’amministrazione comunale dovrà provvedere nei prossimi mesi a predisporre tutta la procedura necessaria affinchè si possa convocare l’asta immobiliare e provvedere all’alienazione dei due appartamenti.